La mia ex professoressa di giapponese una volta mi spiegò che la maggior parte dei dolci tradizionali giapponesi sono vegani perchè a base di anko, ovvero una specie di marmellata di fagioli di soia (azuki) rossi.
Complice l'erboristeria, che ogni tanto frequento, che era ben fornita di azuki, ho voluto provare questa ricetta, seguendo delle ricette che ho trovato su internet, in particolare questa di FukushimaKu e questa de La regina del sapone. Devo dire che la scintilla che mi ha convinta a sperimentare l'anko è stata la notizia che ricorda molto la marmellata di castagne... yum! In effetti la ricorda, anche se le castagne rimangono inarrivabili...
Ho abbondato con lo zucchero che ad esser sincera non mi fidavo molto di questi fagioletti... ma in effetti anche con un rapporto inferiore di zucchero, l'anko sarebbe venuto comunque molto dolce e buono.
L'esperimento è riuscito, ora devo trovare il coraggio anche per provare a fare qualche dolcetto completo. Vedremo!
Ingredienti:
500g di azuki rossi secchi
500g di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
acqua
Procedimento:
Si mettono a bagno gli azuki per almeno una notte in abbondante acqua.
Il giorno dopo l'acqua di ammollo va cambiata e gli azuki immersi nuovamente in altra acqua, stavolta basta che li copra. Far bollire per 10 minuti, poi togliere dal fuoco e cambiare nuovamente l'acqua. Questi passaggi servono per togliere il sapore allappante e di fagiolo.
Rimettere sul fuoco i fagioli coperti con acqua, in questo caso è meglio metterne meno che troppa, si può tranquillamente aggiungere in fase di cottura. Quando raggiunge il bollore, si aggiunge all'incirca un terzo dello zucchero e il sale, e si mescola bene in modo da farlo sciogliere perfettamente, quindi si aggiunge un altro un po' di zucchero, così via finchè non lo avremo messo tutto. Far sobbollire finchè gli azuki saranno morbissimi, stracotti. A ci è voluto un'ora e mezza abbondante.
A questo punto se è avanzata molta acqua è meglio scolare i fagioli, altrimenti si tritano col minipimer. Se rimangono delle buccette che vi infastidiscono potete passare l'anko anche col passaverdura dalla trama fine (io ho preferito).
L'anko è pronto! Versarlo in barattoli di vetro puliti, chiuderli bene e bollirli una mezzoretta.
6 commenti:
Uòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò l'ho fatta anche iooooooooooooo :D
Ma che buona!!!
Interessante ricetta, proverò a farla. Ho giusto degli azuki, ed è una ricetta giapponese che mia figlia apprezzerà certamente.
Anche noi siamo vegani, e orgogliosi di esserlo.
Ho appena comprato gli azuki e non vedo l'ora di provare a fare la marmellata e di gustarla nei dorayaki ;3
Grande :D I dorayaki mi ero promessa di provarli pure io, ora mi hai fatto venire la voglia!
Sono sempre io ;3
Sono buonissimi! Anche se li ho mangiato con la nutella ;3
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