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lunedì 16 settembre 2013

Tahin autoprodotto

Sabato ho provato a donare il sangue dopo anni che avevo smesso.
Avevo smesso perchè ogni volta che andavo, regolarmente dopo 5 minuti che avevo iniziato a riempire la sacca, mi sentivo male: divento bianca, sudorini freddi, insomma lo svenimento è vicino, ma io me ne accorgo sempre in tempo e mi bastava farmi distendere con la poltrona, mi riprendevo e la donazione riuscivo a finirla. Poi siccome ogni volta facevo preoccupare infermieri e dottori ho smesso.
Eppure io avevo così tanta voglia di donare il sangue! Infatti ho voluto riprovare, ma con pessimi risultati :(
Mi sono sentita male praticamente subito e non mi hanno fatto continuare, per cui in pratica ho semplicemente sprecato una sacca. Mi sento abbastanza inutile :( Sono troppo impressionabile, non so come risolvere la cosa. Dovrei semplicemente smettere di donare il sangue? Uffa.
Il bello è che a me non importa un fico secco se mi sento male o svengo realmente! Mi spiace per il trambusto che creo sempre in sala donazioni! Infatti ogni volta le infermiere mi dicono "Ma se non te la senti, non venire, non ti obbliga nessuno", sniff.
Qualcuno sa come si può vincere questo genere di cose? Non è una vera paura dell'ago, mi dà fastidio il sangue che scorre e soprattutto il calore che sento sul braccio. Uffa uffa.

Parliamo di cose più buone va'.
Ultimamente non prendo più il latte vegetale a colazione che mi ha stancato il sapore e disturba un po' il mio apparato digerente. Ho dovuto quindi trovare un sostituto per la porzione di calcio che senza latte arricchito non assumevo più.
Ho pensato al tahin, che è ricchissimo di calcio (una porzione da 30g contiene circa 245mg di calcio! Fonte: vegpyramid) e vale anche come porzione di proteine. Non mi piace molto, anzi, ha un retrogusto che proprio non mi va, però è un fantastico esaltatore di sapori. Per cui adesso la mia colazione in genere prevede un bicchiere di succo di mela, 2 fette biscottate con tahin e sopra una marmellata. Mi piace e mi soddisfa.
L'unico problema era il prezzo decisamente non alla mia portata del tahin commerciale. Ecco che ti viene in aiuto l'autoproduzione :D
Googlando un po' è stato facile capire quanto è stupido prodursi il tahin in casa! E così ho provveduto e ora mi godo tranquillamente la mia colazione bilanciata :D


Ingredienti:
semi di sesamo
olio di semi di mais o girasole o sesamo

Procedimento:
Tritare il più possibile i semi di sesamo, aggiungere un filo di olio per facilitare lo sminuzzamento e per rendere il tahin più cremoso.
Raggiunta la consistenza desiderata, riporre il tahin in un barattolo, e conservare in frigorifero.

Nota bene: Più gli ingredienti che andiamo ad usare sono di qualità, più il prodotto finale sarà buono!

giovedì 11 luglio 2013

Biscotti DIANA e nuova grafica!

Ho rinnovato la grafica del blog, spero vi piaccia!
Ancora non sono del tutto soddisfatta del risultato, probabilmente nei prossimi giorni farò qualche altro ritocchino, ma giusto qualche dettaglio, il grosso del lavoro è fatto. Beh ci voleva dai, almeno ora mi sembra più fresco, estivo e più scherzoso. E così io ho potuto baloccarmi con immagini e inkscape :P
Come vedete ho iniziato una tradizione: nell'header c'è sempre una foto rappresentante una pianta con qualche particolare colorato male :P

Per festeggiare la nuova veste di Efforts vi offro degli ottimi biscotti: di quelli che si mangiano senza rimorsi, ottimi per la colazione, senza zuccheri e senza grassi. Li ho rinominati biscotti DIANA perchè la ricetta è tratta dall'ormai famoso Prevenire i tumori mangiando con gusto, dove DIANA è il nome (derivante da Dieta e Androgeni) del progetto di studio che l'Istituto dei Tumori di Milano sta portando avanti da diversi anni, con l'obiettivo di stabilire se attraverso il cibo, sia possibile ridurre i fattori di rischio correlati allo sviluppo del tumore al seno. Studio che per ora ha confermato questa tesi. E quindi ancora lode lode a Salutiamoci :)

Non aspettateveli croccanti, anzi sono un po' gommosi e flessibili. Ahah sembrano qualcosa di tremendo detto così, invece sono biscotti simpatici e molto molto buoni! Provateli!
Nella foto ci sono due versioni differenti, una è fatta tritando il tutto, l'altra lasciando tutto intero (li preferisco così).


Ingredienti:
1 tazza di fiocchi d'avena
1 tazza di succo di mela
1/2 tazza di uvetta
1/2 tazza di mandorle spezzettate
1 pizzico di sale

Procedimento:
Mescolare tutti gli ingredienti con 1/2 tazza di acqua e lasciare riposare l'impasto per tutta la notte, quindi disponeteli a cucchiaiate sulla teglia con della carta da forno. Cuocere per 15 minuti a 180°C.



lunedì 4 febbraio 2013

Latte di soia autoprodotto

Ho più o meno seguito questa ricetta (qui) da "Di pasta impasta", che è molto chiara. Ho provato ad aromatizzarlo alla vaniglia aggiungendo un baccello di vaniglia, ma non si è insaporito per niente.
Con queste dosi ho ricavato meno di un litro di latte di soia, diciamo circa 70cl.
Il sapore non mi entusiasma, ma è decisamente migliore rispetto a molti latti vegetali che si trovano in commercio. Per farci colazione mi è bastato aggiungerci un mezzo cucchiaino di zucchero.
Almeno una volta bisogna provare!


Ingredienti:
100g di soia gialla
1 litro di acqua

Procedimento:
Si lava con acqua corrente la soia e si mette in ammollo per almeno una notte in abbondante acqua fredda. Il giorno dopo la soia avrà assorbito molta acqua e sarà aumentata quindi di volume. 
Adesso andremo a tritarla e per aiutarci in questo passaggio è utile unire un po' d'acqua, che però deve rientrare nel litro che è tra gli ingredienti.
Quindi si mette a scaldare in una pentola dai bordi alti questo litro di acqua. Intanto scoliamo la soia e cominciamo a frullarla con lo strumento che abbiamo/preferiamo; io ho usato il mixer. Per tritarla al meglio aggiungiamo un po' di acqua che è sul fuoco.
Quando abbiamo tritato il più possibile, versiamo la soia nell'acqua a bollore e lasciamo cuocere per 15-20 minuti, mescolando molto spesso che si formerà tantissima schiuma!
Si lascia raffreddare, intanto si prepara un'altra pentola dove possa entrarci uno scolapasta/colino che copriremo con un telo pulito. Versandoci il contenuto della pentola raffreddata, nel telo rimarrà l'okara (che si può riutilizzare per altre ricette), mentre nella pentola sottostante il nostro latte di soia.
Per aromatizzarlo alla vaniglia in teoria basterebbe rimettere sul fuoco il latte di soia con un bacca intera, per 5 minuti, ma come vi dicevo, con me non ha funzionato questo metodo.



mercoledì 28 novembre 2012

Muesli fai-da-te

La colazione è diventata per me un momento molto importante. Fare una buona, soddisfacente colazione, mi rende più positiva verso il resto della giornata. Mentre mangio latte di soia tiepido inzuppando qualche biscotto o qualche cereale vario, squisitamente dolci, riesco a rilassarmi e a pensare con senso critico a ciò che mi aspetta nelle successive ore.
Poi ti informi e scopri che quei biscotti/cereali sono una schifezza, che è anche a causa loro che a metà mattinata ti viene una fame pazzesca. 
Allora leggi bene cosa sarebbe opportuno mangiare a colazione e ti parlano del muesli. Il fantomatico muesli che ho sempre snobbato perchè mi sapeva troppo di radical chic. Per fortuna c'è qualcuno che ti instrada sulla retta via e ti spiega come si può autoprodurre il muesli perfetto, quello che se lo mangi diventi un santone! E così la colazione è ancora più piacevole di prima!

Ebbene, ringrazio Arianna di Alimentazione in equilibrio, che è di una chiarezza strabiliante nell'affrontare temi attuali e interessanti riguardanti l'alimentazione. Vi consiglio il suo blog. La ricetta come dicevo, l'ho presa dal suo blog, è facilissima, ma soprattutto è buonissima!

Mi sono innamorata del muesli, che ci posso fare?


Ingredienti:
300g di fiocchi d'avena
10g di semi di sesamo
60g di frutta secca (io ho fatto un mix tra noci, nocciole e pinoli)
50g di frutta disidratata (io ho usato pari quantità di uvetta e datteri non zuccherati)
2 cucchiai di olio evo
1 presa di sale marino fine

Procedimento:
Si mette a mollo la frutta disidrata in acqua tiepida, meglio se per una notte, io ho accorciato i tempi. Con un coltello si trita grossolanamente la frutta disidratata sgocciolata (tenete da parte l'acqua di ammollo) e la frutta secca. Si mischia con i semi di sesamo, l'olio e il sale. Si aggiunge i fiocchi d'avena e 2-3 cucchiai di acqua di ammollo, mescolare bene.
Spargere il muesli su carta da forno in una teglia e lasciare in forno caldo a 150°C per 15 minuti, mescolando ogni tanto. Una volta freddo il muesli è pronto!
Conservato in un contenitore di latta si mantiene per un mesetto.

Se non lo trovate abbastanza dolce, si può aggiungere un cucchiaino di malto prima dell'uso. Comunque, io che sono una dolciofila lo trovo adeguatamente zuccherino, per cui vi consiglio prima di provarlo senza malto.

lunedì 24 settembre 2012

Fette biscottate autoprodotte

Finalmente ritorno con una ricetta. Questo periodo di caldo e freddo a tratti senza poter mai capire come cavolo vestirsi, mi ha un po' disorientata sul versante cucina. Ho già voglia di prodotti autunnali come zucca e castagne, ma ancora devo aspettare.
Mi sono decisa a riaffrontare i fornelli per provare ad autoprodurre le fette biscottate, prodotto che in effetti io non mangio quasi mai, ma mia mamma invece è solita usarle per la colazione. Vederla comprare queste confezioni megagalattiche, che dicono di essere integrali e con oli non ben specificati, mi ha convinta a fare un tentativo. La ricetta l'ho presa dal libro Pasticceria naturale di Pasquale Boscarello, ho solo usato la farina integrale invece di quella 0. Il procedimento prevede di preparare un pandolce, che il giorno dopo va tagliato a fette e queste cotte nuovamente in forno.
Il risultato mi ha sorpresa, sono molto buone! Il sapore mi piace davvero, mentre quelle comprate non sanno di niente. Sono state approvate anche per la prova colazione, immerse nel latte :)


Ingredienti:
500g farina integrale
125g di malto di mais
100ml di olio di mais
200ml di acqua tiepida
mezzo cubetto di lievito di birra fresco
scorza di mezzo limone
5g di sale
cannella (a piacere)

Procedimento:
Sciogliere il lievito sbriciolato nell'acqua tiepida. Intanto riunire gli ingredienti secchi (farina, sale, cannella e scorza di limone) in una ciotola e mescolarli con le mani, poi aggiungere il malto, olio e infine il lievito sciolto nell'acqua. Impastare il composto fino ad avere una palla d'impasto liscia e morbida. Far riposare 10 minuti.
Foderare con della carta da forno una teglia. L'ideale sarebbe di forma rettangolare dai bordi alti, quelle per plum-cake, lunga sui 25 cm. Io ne ho solo una più piccola, e avevo paura che lievitasse troppo, così ho usato una semplice teglia da bordi bassi molto grande, quelle per biscotti. Le fette biscottate non avranno la classica forma quadrata, ma il risultato cambia poco.
Riprendere la palla di impasto e facendola rotolare lungo un verso, ricaviamo un cilindro di pasta lungo intorno ai 25 cm. Posizionarlo sulla teglia foderata e lasciar lievitare.
Quando sarà diventato grande quasi il doppio (a me è servita un'oretta) si può infornare a 200° per 20 minuti circa. Lasciar raffreddare per almeno una notte.
Il giorno dopo si può tagliare a fette il pandolce preparato, queste si sistemano in un paio di teglie da forno e si cuociono in forno a 160° per 15 minuti, poi si girano e si cuociono altri 5 minuti. Dopo di che sono pronte! Meglio conservarle in un contenitore di latta chiuso.