Ieri sera purtroppo ho ricevuto una pessima notizia. Una mia ex compagna di università è morta per un tumore andato in metastasi. Un vero pugno nello stomaco.
Oltre alla tristezza per il vuoto lasciato da Gloria, sto provando anche molta rabbia per l'ingiustizia che l'ha colpita. Solo considerandolo un'ingiustizia, il cancro avanzato a 23 anni, posso accettare questa morte.
Per caso ieri pomeriggio avevo voglia di fare una torta di pere di quelle semplici, morbide e umide. E mi ero incaponita a volerla fare senza zucchero secondo le regole di Salutiamoci. Regole da utilizzare se si vuole avere un'alimentazione sana, equilibrata e salutare ed efficaci per la prevenzione dei tumori.
Vorrei condividere questa torta con il mondo intero, così forse riusciremmo a salvare qualche Gloria.
Ingredienti:
2 bicchieri di farina di farro integrale
1 bicchiere di farina di mandorle
1 bicchiere di succo di arancia (circa 2 arance)
1/2 bicchiere di datteri snocciolati (circa 60g)
1/2 bicchiere di olio evo (se avete il palato sensibile però usate olio di semi di girasole spremuto a freddo)
2 cucchiaini di cremor tartaro e bicarbonato
qb latte vegetale senza zuccheri aggiunti (io ho usato latte di riso)
2 pere
Procedimento:
In un recipiente miscelare le farine e il lievito.
Tritare i datteri il più possibile aiutandosi con un po' di succo di arancia, metterli nel recipiente delle farine.
Sbucciare e tagliare a dadini una pera e mezzo, l'ultima metà rimasta tagliarla a fettine per decorare la torta.
Riunire tutti i liquidi insieme e aggiungerli alle farine, mescolare bene. Aggiustare la consistenza dell'impasto con del latte vegetale senza zuccheri aggiunti, deve risultare molto morbido.
Aggiungere i dadini di pera, mescolare per distribuirli omogeneamente nell'impasto.
Versare il tutto in una teglia rivestita da carta forno o oliata e infarinata, decorare con le fettine di pera.
Cuocerla a 180° per un'ora circa, fate la prova stecchino dopo 45 minuti.
Per darvi un'idea delle dosi: io ho usato una teglia di 18cm di diametro e la torta è venuta molto alta.
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lunedì 17 marzo 2014
venerdì 27 settembre 2013
Torta nocciolina per Salutiamoci
Mi rendo sempre più conto, approfondendo l'argomento e prestando sempre più attenzione a quello che mangio, come il mio rapporto con lo zucchero sia realmente una dipendenza. Mi turba non poco.
Sono una vera amante dello zucchero, e del sapore dolce. Sono famosa per non sopportare il minimo di asprezza nella frutta e spesso davanti a una macedonia mi si domanda: "E' troppo poco dolce per te?". Io e lo zucchero abbiamo un rapporto davvero malsano e ho voglia di migliorare la situazione.
Non mi è facile però, trovo davvero difficile nella pratica quotidiana evitarlo completamente. A partire dalle marmellate casalinghe che ho in casa e che sono piene di zucchero, mica le posso buttare :( Devo capire come farle da qui in avanti e spero che Salutiamoci potrà aiutarmi in questo! Qualcuno ha qualche consiglio? Libri?
Il malto generalmente non mi aiuta, trovo che non dolcifichi minimamente, a volte mi sembra proprio di averlo sprecato perchè nel risultato finale è come se non lo avessi usato. Forse è sempre il mio palato assuefatto che mi trae in inganno. Probabilmente devo solo provarci, avere pazienza e fiducia nel fatto che è tutta salute guadagnata.
Sono quindi molto contenta che ogni mese la comunità di Salutiamoci mi aiuta in questo senso, visto che lo zucchero è giustamente un ingrediente bandito. Ringrazio davvero di cuore le ideatrici: Lo, Cobrizo, Brii, Ravanello e Stella.
Se siete ignari dei problemi dello zucchero, questa lettura vi sarà utile, come lo è stata a me.
Ed è proprio grazie a Salutiamoci che mi sono impegnata nel fare un dolce senza zucchero questo mese. Ed è venuta un portento. Ve lo garantisco.
Quella che vi presento è una mia rivisitazione in chiave Salutiamoci, della ricetta della torta nocciolina trovata sul fumetto Mamma Vega, di Andrea Malgeri. Non è stato così difficile adattarla, ho sostituito lo zucchero con della frutta essiccata e il latte di soia con del succo di mela per esser sicuri che il risultato fosse abbastanza dolce anche per i palati zucchero-dipendenti come il mio.
Provatela e fatemi sapere che ne pensate!
Ingredienti:
150g di nocciole
100g di farina integrale
100g di uvetta
130g di succo di mela
15g di tahin
10g di olio evo
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
Procedimento:
Ammollare l'uvetta in un po' di acqua tiepida almeno 15 minuti.
Tritare le nocciole senza troppo impegno, non importa che diventino una farina, se qualche pezzo rimane intero, c'è più da sgranocchiare.
Sciogliere per quanto possibile il tahin nel succo di mela.
Mescolarle con la farina, l'uvetta, il sale e il bicarbonato. Amalgamare ora anche l'olio e il succo di mela con il tahin. L'impasto risulterà molto appiccicoso e morbido.
Foderare una teglia da 18 cm di diametro con della carta forno, altrimenti oliarla e infarinarla bene, versarci l'impasto e livellarlo aiutandosi con le mani umide.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 30-35 minuti circa.
Mangiarla solo quando completamente fredda.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di questo mese di Salutiamoci, ospitato da Sabrina di Les Madeleines di Proust
giovedì 19 settembre 2013
Cookies al cocco e cioccolato
Ho appena ricevuto le ultime analisi del sangue (quelle della famosa non-donazione del sangue T_T), finalmente le mie analisi sono perfette! Non ho più quell'odiosissimo colesterolo alto, un pugno in un occhio per un vegano, che per definizione non mangia colesterolo! Finalmente ho la prova che era dovuto alla pillola anticoncezionale... e non a chissà quale problema con la dieta vegan.
Per festeggiare l'evento vi propongo dei golosissimi cookies, la ricetta originale è questa di GnamGnam, io l'ho modificata cercando di limitare il più possibile lo zucchero e l'olio, ma è davvero molto simile il risultato finale. GnamGnam.it è davvero un sito molto carino, non veg*, ma che ogni tanto cercando di fare dei dolciumi light, propone ricette senza latte e senza uova davvero molto semplici e con ingredienti comuni.
La ragazza di mio fratello lo consulta spesso come fonte (i qui presenti cookies me li ha fatti conoscere lei) per prepararmi qualche manicaretto senza dover andare a comprare il latte di soia o margarina o che so io. Io la ringrazio tanto perchè essendo bravissima a cucinare, mi porta sempre dei dolci deliziosi, e perchè è davvero bello quando un onnivoro si impegna per portarti qualcosa di vegano *_* Non è da tutti! Grazie Mery!!
Per festeggiare l'evento vi propongo dei golosissimi cookies, la ricetta originale è questa di GnamGnam, io l'ho modificata cercando di limitare il più possibile lo zucchero e l'olio, ma è davvero molto simile il risultato finale. GnamGnam.it è davvero un sito molto carino, non veg*, ma che ogni tanto cercando di fare dei dolciumi light, propone ricette senza latte e senza uova davvero molto semplici e con ingredienti comuni.
La ragazza di mio fratello lo consulta spesso come fonte (i qui presenti cookies me li ha fatti conoscere lei) per prepararmi qualche manicaretto senza dover andare a comprare il latte di soia o margarina o che so io. Io la ringrazio tanto perchè essendo bravissima a cucinare, mi porta sempre dei dolci deliziosi, e perchè è davvero bello quando un onnivoro si impegna per portarti qualcosa di vegano *_* Non è da tutti! Grazie Mery!!
Ingredienti:
150g di farina integrale
50g di cocco grattugiato
25g di zucchero di canna
8g di lievito
50g di cioccolato fondente
40g di olio di semi
90g di succo di mela
Procedimento:
In una ciotola unire gli ingredienti secchi, quindi la farina, il lievito, il cocco, lo zucchero e il cioccolato tritato grossolanamente e mescolarli. Versare poi l'olio e il succo di mela, amalgamare bene gli ingredienti fino ad avere un impasto morbido e appiccicoso.
Con le mani inumidite formare delle palline, schiacciarle delicatamente e disporle su una teglia coperta con carta da forno. (Con queste dosi a me sono venuti circa una decina di biscotti medio-grandi.)
Cuocere in forno ventilato preriscaldato a 180° per 10-15 minuti.
giovedì 12 settembre 2013
Torta alle susine per chiedervi consigli su serie tv
Come sapete ho ben poco da fare in questo periodo. Sto cercando di impiegare le giornate cercando lavoro, aiutando in casa, i nonni, facendo attivismo (poi vi parlerò!), facendo attività fisica, leggendo, facendo la maglia, cucinando, cercando lavoro, leggendo... ma spesso mi ritrovo comunque poco indaffarata e la sera dopo cena c'è poco altro da fare se non guardare film e serie tv.
Sto letteralmente mangiando stagioni intere di serie tv O_O
In un circa 4 mesi mi sono guardata tutte le 8 stagioni di How I Met Your Mother, le 2 stagioni di New Girl, l'ultima di Game of Thrones, l'ultima di Girls, l'ultima di Falling Skies, ora sto guardando Motive, ho iniziato Shameless e a breve comincerò l'ultima di Breaking Bad, ma intanto sto riguardando per puro sport anche Una mamma per amica e Dawson's creek... che mi pare un brutto segno.
Da vedere ho ancora in lista tutto Dexter, Twin Peaks, un paio di serie di My Name is Earl, e Californication. Ma ho proprio paura che dureranno poco se continuo così!
Per cui amiche e amici internaute/i mi serve il vostro aiuto: seppellitemi di consigli su serie tv da guardare! Esclusi horror, zombie, polizieschi e soap opera sono aperta a tutto, fatevi avanti!
Per poter discutere al meglio di serie tv e quant'altro io vi offro della torta alle susine, vi va?
La ricetta che vi riporto è una mia rivisitazione di quella che potete trovare nel libro La cucina etica dolce sotto il nome di Rustica alle susine, che però prevedeva troppe poche susine rispetto all'impasto e troppa poca dolcezza per i miei gusti, così ho aggiustato le dosi e sostituito il malto con lo sciroppo d'acero (bisognerebbe fare il contrario... ma i dolci poco dolci non li sopporto).
La ricetta che vi riporto è una mia rivisitazione di quella che potete trovare nel libro La cucina etica dolce sotto il nome di Rustica alle susine, che però prevedeva troppe poche susine rispetto all'impasto e troppa poca dolcezza per i miei gusti, così ho aggiustato le dosi e sostituito il malto con lo sciroppo d'acero (bisognerebbe fare il contrario... ma i dolci poco dolci non li sopporto).
Le susine che ho usato erano quelle dell'orto gialle, ma voi usate pure quelle nere o anche le prugne. Presto però che questa magnifica frutta estiva tra poco non sarà più in circolazione!
Ingredienti:
350g di susine mature
200g di farina integrale
75g di sciroppo d'acero
mezza bustina di lievito
75g di olio di semi di girasole o mais
150g di latte vegetale (io ho usato quello di soia)
pizzico di sale
Procedimento:
Per prima cosa si prepara una marmellata veloce con le susine. Si lavano, snocciolano e si mettono in un pentolino tagliate a pezzi assieme a 1 cucchiaio di sciroppo d'acero (dei 75g citati negli ingredienti), a fiamma bassa si fanno cuocere finchè non saranno sfatte.
Intanto si prepara l'impasto della torta. Mescolare lo sciroppo d'acero rimanente con l'olio e il latte vegetale. In una ciotola a parte mescolare la farina, il lievito e il pizzico di sale, quindi amalgamare con gli ingredienti liquidi preparati prima. Deve risultare una pasta abbastanza compatta.
Oliare e infarinare una teglia di 20cm di diametro e versare metà dell'impasto, distribuire sopra le susine e ricoprire con il resto dell'impasto. Spolverare con un po' di zucchero di canna.
Cuocere in forno caldo a 180° per 50 minuti circa. Sfornare, coprire la torta con un po' di carta forno e continuare a cuocere altri 30 minuti.
Fate raffreddare completamente prima di assaggiarlo, l'apice della bontà lo raggiunge il giorno dopo!
giovedì 18 luglio 2013
Torta al cioccolato e yogurt per chi ama "i dolci poco dolci"
Il caldo non mi spaventa e io il forno lo accendo lo stesso. Devo trovare un dolce a effetto per il compleanno della nonna: per cui ecco che ho sperimentato un'altra ricetta del libro La Cucina Etica Dolce. Stavolta una bella torta cioccolatosa.
La ricetta che ho trovato sul libro però era sbagliata nell'impaginazione (un paio di ingredienti che chiaramente erano della pasta sono finiti tra gli ingredienti della glassa), ma anche le dosi non erano proprio corrette secondo me.
Poco male comunque, ho aggiustato il tiro ed è venuta una buona torta lo stesso! Lo yogurt rende il dolce morbido, ma non sbriciolone, senza alterare il sapore.
Il risultato non mi fa impazzire personalmente perchè è poco zuccherino per i miei gusti, ma sarà sicuramente la gioia per chi invece preferisce le torte poco dolci. Ad ogni modo è possibile aumentare la dolcezza farcendo la torta con una marmellata o crema o panna montata o semplicemente aggiungendo un po' lo zucchero e di conseguenza il latte per aggiustare la consistenza dell'impasto.
Ingredienti:
350g farina integrale
75g cacao in polvere
90g zucchero di canna
250g di yogurt di soia al naturale
125g circa di latte di soia
90g di olio di semi
1 bustina di lievito per dolci vanigliato
1 pizzico di sale
2 cucchiai di succo di limone
per la glassa:
180g di cioccolato fondente
150g di latte di soia
Procedimento:
Amalgamare con vitalità lo yogurt, il latte di soia e l'olio. Separatamente miscelare la farina, il cacao, lo zucchero, il lievito e il sale, poi unire gli ingredienti liquidi prima preparati, per ultimo il succo di limone. Mescolare finchè il composto non sarà omogeneo. Risulterà piuttosto sodo e molto appiccicoso.
Trasferire il tutto in una teglia oliata di 24cm di diametro e cuocere in forno a 180°C per 30 minuti circa. Lasciar raffreddare.
La glassa si prepara facendo scaldare a fiamma bassa il cioccolato e il latte di soia in un pentolino. Far sciogliere tutto il cioccolato mescolando bene per renderla omogenea. Quindi ricoprite la torta e lasciar raffreddare.
giovedì 11 luglio 2013
Biscotti DIANA e nuova grafica!
Ho rinnovato la grafica del blog, spero vi piaccia!
Ancora non sono del tutto soddisfatta del risultato, probabilmente nei prossimi giorni farò qualche altro ritocchino, ma giusto qualche dettaglio, il grosso del lavoro è fatto. Beh ci voleva dai, almeno ora mi sembra più fresco, estivo e più scherzoso. E così io ho potuto baloccarmi con immagini e inkscape :P
Come vedete ho iniziato una tradizione: nell'header c'è sempre una foto rappresentante una pianta con qualche particolare colorato male :P
Per festeggiare la nuova veste di Efforts vi offro degli ottimi biscotti: di quelli che si mangiano senza rimorsi, ottimi per la colazione, senza zuccheri e senza grassi. Li ho rinominati biscotti DIANA perchè la ricetta è tratta dall'ormai famoso Prevenire i tumori mangiando con gusto, dove DIANA è il nome (derivante da Dieta e Androgeni) del progetto di studio che l'Istituto dei Tumori di Milano sta portando avanti da diversi anni, con l'obiettivo di stabilire se attraverso il cibo, sia possibile ridurre i fattori di rischio correlati allo sviluppo del tumore al seno. Studio che per ora ha confermato questa tesi. E quindi ancora lode lode a Salutiamoci :)
Non aspettateveli croccanti, anzi sono un po' gommosi e flessibili. Ahah sembrano qualcosa di tremendo detto così, invece sono biscotti simpatici e molto molto buoni! Provateli!
Nella foto ci sono due versioni differenti, una è fatta tritando il tutto, l'altra lasciando tutto intero (li preferisco così).
Ingredienti:
1 tazza di fiocchi d'avena
1 tazza di succo di mela
1/2 tazza di uvetta
1/2 tazza di mandorle spezzettate
1 pizzico di sale
Procedimento:
Mescolare tutti gli ingredienti con 1/2 tazza di acqua e lasciare riposare l'impasto per tutta la notte, quindi disponeteli a cucchiaiate sulla teglia con della carta da forno. Cuocere per 15 minuti a 180°C.
giovedì 4 luglio 2013
Torta al cocco
Questo dolce mi ha fatto rivalutare totalmente il povero cocco, da me finora sempre evitato.
Oltretutto l'ho provato per la prima volta, pochi giorni prima di partire e per praticamente un mese sono rimasta con una voglia incredibile di cocco e di questa torta! In ogni locale vegan dove andavo a San Francisco, guardavo subito nel menu se c'era una torta al cocco degna della mia voglia maniacale.
Ora che sono tornata ho potuto rifarla :D
Ringrazio i miei amici dell'università che come regalo di laurea mi hanno donato i fantastici libri La Cucina Etica Regionale e La Cucina Etica Dolce. Infatti la ricetta di questa torta è presa da quest'ultimo, scritto da Dora Grieco e Roberto Politi, co-fondatori dell'associazione Progetto Vivere Vegan, e che oltre ad essere persone meravigliose, con menti lungimiranti ho anche scoperto essere degli ottimi pasticceri!
Riguardo la torta invece, sfogliando il libro è una delle ricette che mi ha colpito subito, per la semplicità del procedimento e degli ingredienti, il classico "mescola tutto e inforna" che piace a me :P
Inutile dirvi che è buonissima, visto le premesse.
Un consiglio stilistico: usando la farina integrale e lo zucchero di canna come da ingredienti, avrete ovviamente una torta scurina, quindi se volete invece una torta al cocco bianchissima, usate farina 00 e zucchero "normale".
Ingredienti:
250g di farina integrale
50g di fecola di patate
140g di olio di semi
150g di zucchero di canna
9g di lievito vanigliato
100g di cocco in scaglie o farina di cocco
200g di acqua
Procedimento:
In una ciotola mescolare tutti gli ingredienti secchi, quindi: farina, fecola, zucchero, lievito e cocco, poi aggiungere l'olio e l'acqua e amalgamare fino ad avere un impasto omogeneo.
Versare l'impasto in una tortiera (queste dosi sono perfette per una di 24 cm di diametro) precedentemente oliata e infarinata, cuocere in forno caldo a 170°C per 35 minuti circa. Fate la prova stecchino.
Presentarlo con zucchero a velo o scaglie di cocco.
domenica 12 maggio 2013
Torta mimosa fruttosa
Avendo ottenuto un ottimo pan di spagna, mi sono subito lanciata nella veganizzazione di una famosa torta, la torta mimosa. La ricetta da veganizzare l'ho trovata su un quotidiano, in una specie di rubrica di cucina, probabilmente era una ricetta di un pasticcere famoso, ma purtroppo non ho più riferimenti a quella ricetta. L'aveva provata a fare mia mamma in versione onnivora e tutti erano rimasti entusiasti, così ho voluto fare la riprova vegana ed è andata molto bene :D Mia mamma, forse con un po' troppo di amore materno, ha dichiarato che era meglio della sua versione!
L'aspetto finale forse non è dei migliori perchè per fare il pan di spagna ho utilizzato lo zucchero di canna ed è venuto di un colore molto scuro, e quindi l'effetto "mimosa" l'ho un po' perso. Per il resto però non c'è proprio niente di negativo da dire di questa torta!
Ingredienti:
1 disco di pan di spagna
500g circa di crema pasticcera
1 confezione di panna da montare vegan (facoltativo)
250g di fragole
2 kiwi
2 banane
200g di ananas scirioppato
200g di mandorle tritate
liquore
Procedimento:
Il pan di spagna è bene prepararlo il giorno prima così da avere pronto un disco ben raffreddato.
Anche la crema pasticcera è meglio usarla quando non è più calda, quindi preparatela in anticipo. La ricetta classica (onnivora) della torta mimosa prevede di farcirla con crema chantilly, fatta incorporando alla crema pasticcera della panna montata, io però ero sprovvista di panna da montare vegan, così ho usato semplice crema pasticcera. Vi assicuro che il risultato è eccellente lo stesso :D
Il pan di spagna va tagliato in due dischi, meglio se la parte inferiore la lasciate un po' più alta. Il disco superiore si frulla per ottenere delle briciole, mentre quello inferiore si posiziona su un piatto e con le mani e/o l'aiuto di un cucchiaio si cerca di scavare in modo da creare un bordo rialzato lungo la circonferenza. Attenzione a non lasciare troppo poco pan di spagna sul fondo. Infine si bagna il disco con il succo dell'ananas diluito con un po' di liquore.
Si taglia tutta la frutta in piccoli pezzetti e si dispone sul disco in modo uniforme. Si completa con la crema pasticcera/chantilly, infine si spolverizza con il pan di spagna tritato e le mandorle tritate.
giovedì 2 maggio 2013
Pan di spagna vegan
Prima ricetta da disoccupata... poteva non essere un dolce?
Finalmente ho eliminato il tabù del pan di spagna vegan, così ora possiamo sbizzarrirci con le torte farcite!
La ricetta che ho provato e approvato, è quella di Gnamgnam, che è molto semplice sia negli ingredienti (niente margarina!) sia nel procedimento, ma il risultato è di alta qualità. In casa erano tutti scettici su questa prova, ma poi si sono dovuti ricredere quando hanno assaggiato, è bello morbido e buono, molto simile all'originale!
Ingredienti:
200g di farina
100g di fecola di patate
180g di zucchero
100ml di olio di semi
250g di acqua
1 bustina di lievito
buccia di un limone
Procedimento:
Sciogliere lo zucchero nell'acqua in una ciotola, aggiungere poi l'olio. Muniti di frustra per mescolare senza fare grumi, si aggiungono la farina, la fecola e il lievito, setacciandoli. Infine si grattugia la buccia di un limone e si mescola bene il composto.
Questo va versato in una teglia oliata e infarinata e cotto in forno a 180°C per 30 minuti, stando attenti che non si colori troppo sopra. Con una teglia da 26cm di diametro viene un disco facile da dividere in due parti. Se avete intenzione di fare una torta con più di due strati di pan di spagna e non avete molta manualità come la sottoscritta, vi consiglio di utilizzare una teglia più piccola.
Lasciar raffreddare molto bene prima di usarlo, meglio se una notte intera.
lunedì 11 febbraio 2013
Frittelle di carnevale
Metti che sono settimane che tutti intorno a te mangiano frittelle di riso, metti che prima di essere vegan ti piacevano parecchio... la voglia di mangiartele pure te è altissima e quindi ci si adopera per farsele vegan!!
Non so come mai, ma avevo una gran paura ad affrontare una ricetta di questo tipo. I miei parenti erano come al solito titubanti dall'esclusione delle uova: "Forse non staranno insieme", e io già avevo gli incubi di ricavare non frittelle, ma chicchi di riso fritti...
Poi c'era la paura della frittura, non mi ero mai cimentata da sola, ora sembrerò una scema, ma non friggo quasi mai e se succede c'è sempre qualcun altro con me in cucina. E anche qui il mio ragazzo mi ha incoraggiata con un "Non ti bruciare", partiamo bene insomma :D
Questo a riprova che non bisogna farsi scoraggiare e che un tentativo vale sempre la pena farlo, infatti la mia testardaggine di volermi mangiare frittelle di riso, mi ha pienamente ripagata! Ho seguito questa magnifica ricetta di Kitchen Bloody Kitchen, che è semplicemente perfetta. Non mi è mai successo come stavolta che tutto sia andato liscio come l'olio e con un risultato così superbo al primo tentativo!
Neanche a dirlo sono state spazzate via nel giro di poco.
Ingredienti:
300ml di acqua
300ml di latte di soia
150g di riso originario (in mancanza io ho usato il carnaroli)
1 pizzico di sale
buccia grattugiata di un limone
60g di zucchero
80g di farina 00
2 cucchiaini di cremor tartaro (o di lievito per dolci)
uvetta (a piacere)
olio per friggere
Procedimento:
Se vi ci piace l'uvetta, metterla in ammollo nel rum.
Mettere a scaldare l'acqua con il latte, il pizzico di sale e la scorza di limone grattugiata, raggiunta l'ebollizione si unisce il riso. Far bollire leggermente finchè il riso avrà assorbito tutto il liquido, mescolando di tanto in tanto (a me ci sono voluti circa 25 minuti). Far raffreddare.
Al riso freddo aggiungere lo zucchero, dopo una mescolata anche la farina e il lievito setacciati (nel caso mettiate l'uvetta è il momento di aggiungerla assieme a 3 cucchiaini di rum). Mescolare bene.
Siamo pronti per formare le frittelline, con l'aiuto di due cucchiaini, e friggerle ad immersione in olio caldo. Scolarle su carta assorbente e cospargerle con dello zucchero.
Riso pronto per essere fritto |
venerdì 8 febbraio 2013
Torta semplice di okara
Dopo la produzione di latte di soia bisogna smaltire l'okara. E il metodo più veloce e goloso è farci dei dolci. Avevo già provato a farci una crostata, stavolta ho provato questa ricetta di Cotto al vapore.
È semplicissima, ma eccellente! È sparita in una serata!!!
Ingredienti:
2 tazze di okara
1 tazza di farina
3/4 di tazza di zucchero
3 cucchiai di olio evo
una manciata di pinoli
1 bustina di lievito per dolci
latte di soia qb
Procedimento:
Come tazza ho usato una di quelle classiche tipo "mug", cilindriche alte (vedi foto sotto).
In una ciotola mescolare l'okara con la farina e lo zucchero, mescolare bene soprattutto se l'okara risulta un po' umida. Aggiungere i cucchiai di olio, mescolare, se la consistenza vi sembra un po' troppo soda, aggiungere un po' di latte di soia. Io ho avuto necessita di farlo.
Aggiungere all'impasto anche il lievito e i pinoli. Mescolare molto bene così da rendere l'impasto omogeneo. Cuocere in forno per 30 minuti a 160°C, in una teglia oleata e infarinata. Fare prova dello stecchino!
Più facile di così :D
domenica 27 gennaio 2013
Torta di pere e cacao
Sto inseguendo da un po' di tempo questa benedetta torta di pere e cioccolato, senza mai trovare una ricetta soddisfacente. Valutando ricette su ricette, una che mi tirava l'occhio era questa di Mezzokilo.it, ma provando a veganizzarla non veniva fuori niente di decente. Ho quindi provato a sperimentare, usando olio al posto di margarina e latte di soia al posto delle uova, eliminando a malincuore il cioccolato fondente.
Ebbene finalmente è venuta fuori una torta degna di questo nome e dall'incredibile morbidezza. Come praticamente tutte le torte vegan, l'apice del gusto e della consistenza lo raggiunge il giorno dopo, quando si è raffreddata del tutto, ma questa, rimarrà ancora sofficissima!
La mia ricerca della torta pere e cioccolato non è ancora finita perchè a me ci piacerebbe ci fosse il cioccolato fondente nell'impasto, ma intanto questa "pere e cacao" è un ottimo risultato!
Ingredienti:
250g di farina 00
100g di zucchero di canna
100g di olio di semi
250g di latte di soia
1 cucchiaio colmo di cacao
2 pere (meglio se non troppo dure)
1 bustina di lievito per dolci
Procedimento:
Lavare accuratamente le pere, con pazienza sbucciarle e ridurle a pezzetti/cubetti. Per evitare che si anneriscano si può bagnarle con del succo di limone e spolverarle con poco zucchero. Mettere da parte.
In una terrina mescolare lo zucchero con l'olio, aggiungere la farina, di seguito il latte vegetale. L'impasto non deve venire piuttosto sodo, ma liscio, per cui bisogna un po' lavorare con olio di gomito. Aggiungere infine il lievito e il cucchiaio di cacao passato in un setaccio. Se volete il dolce molto cioccolatoso aggiungete altro cacao e aggiustate la consistenza dell'impasto con altro latte di soia.
Mettere anche le pere tagliate e mescolare bene così da distribuirle in maniera omogenea. Versare il composto in una teglia da forno oliata e infarinata, mettere a cuocere a 180°C per 30 minuti.
Lasciar raffreddare completamente prima di servire.
domenica 13 gennaio 2013
Muffin H2O cacao e nocciole
Sto cercando di riempire le giornate con del duro studio, per questo il blog verrà un po' trascurato in questo periodo, ma non del tutto dimenticato! Spero di avere a breve-brevissimo, più tempo per cucinare e postare!
Intanto vi beccate questi muffin H2O, chiamati così perchè nell'impasto si usa l'acqua invece di latti vegetali. La ricetta me l'ha passata la ragazza di mio fratello, che per un'occasione mangereccia, me li ha preparati (avevo gli occhi a cuore quando me li ha dati). A sua volta la ricetta l'ha presa da GnamGnam. E' una ricetta davvero super-facile, di quelle che con pochi ingredienti base, tiri fuori le meraviglie!
Vengono morbidissimi e sono facilmente personalizzabili, io non posso rinunciare a del cacao e a delle nocciole, per cui vi beccate questa versione :P
(Nella foto sembrano tanti, ma in realtà sono piccoli, non avevo i pirottini della giusta misura!)
Ingredienti:
150g farina 00
50g fecola di patate
120g di zucchero
1 cucchiaio di cacao amaro
1 bustina di lievito per dolci
70ml di olio di semi
180ml di acqua
una manciata di nocciole
vanillina o buccia di limone
Procedimento:
Setacciate la farina, la fecole, il lievito e il cacao, aggiungete a questi lo zucchero e la vanilina o la buccia di limone. Miscelare bene le polveri.
Aggiungete l'olio e l'acqua e con una frusta mescolate bene, evitando grumi. Aggiungere all'impasto le nocciole grossolanamente tritare con il coltello, mescolare ancora.
Riempire i pirottini con questo impasto e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti.
Saranno più buoni se ben freddi.
domenica 16 dicembre 2012
Anko - Marmellata di azuki rossi
La mia ex professoressa di giapponese una volta mi spiegò che la maggior parte dei dolci tradizionali giapponesi sono vegani perchè a base di anko, ovvero una specie di marmellata di fagioli di soia (azuki) rossi.
Complice l'erboristeria, che ogni tanto frequento, che era ben fornita di azuki, ho voluto provare questa ricetta, seguendo delle ricette che ho trovato su internet, in particolare questa di FukushimaKu e questa de La regina del sapone. Devo dire che la scintilla che mi ha convinta a sperimentare l'anko è stata la notizia che ricorda molto la marmellata di castagne... yum! In effetti la ricorda, anche se le castagne rimangono inarrivabili...
Ho abbondato con lo zucchero che ad esser sincera non mi fidavo molto di questi fagioletti... ma in effetti anche con un rapporto inferiore di zucchero, l'anko sarebbe venuto comunque molto dolce e buono.
L'esperimento è riuscito, ora devo trovare il coraggio anche per provare a fare qualche dolcetto completo. Vedremo!
Ingredienti:
500g di azuki rossi secchi
500g di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
acqua
Procedimento:
Si mettono a bagno gli azuki per almeno una notte in abbondante acqua.
Il giorno dopo l'acqua di ammollo va cambiata e gli azuki immersi nuovamente in altra acqua, stavolta basta che li copra. Far bollire per 10 minuti, poi togliere dal fuoco e cambiare nuovamente l'acqua. Questi passaggi servono per togliere il sapore allappante e di fagiolo.
Rimettere sul fuoco i fagioli coperti con acqua, in questo caso è meglio metterne meno che troppa, si può tranquillamente aggiungere in fase di cottura. Quando raggiunge il bollore, si aggiunge all'incirca un terzo dello zucchero e il sale, e si mescola bene in modo da farlo sciogliere perfettamente, quindi si aggiunge un altro un po' di zucchero, così via finchè non lo avremo messo tutto. Far sobbollire finchè gli azuki saranno morbissimi, stracotti. A ci è voluto un'ora e mezza abbondante.
A questo punto se è avanzata molta acqua è meglio scolare i fagioli, altrimenti si tritano col minipimer. Se rimangono delle buccette che vi infastidiscono potete passare l'anko anche col passaverdura dalla trama fine (io ho preferito).
L'anko è pronto! Versarlo in barattoli di vetro puliti, chiuderli bene e bollirli una mezzoretta.
mercoledì 5 dicembre 2012
Crostata di frutta autunnale
Per i compleanni bisogna soddisfare i desideri dei festeggiati e, quindi, non pensate subito male, mi è toccato preparare una crostata di frutta per Petro. Per fortuna quest'anno mi sono allenata con varie creme pasticcere e crostate, per cui ero pronta a tutto.
Come crema ho utilizzato la pluri-approvata crema pasticcera di Chicca, che avevo già descritto qui, per la torta di fragole. Per la pasta frolla invece era tanto che volevo provare quella col succo di mela, esattamente questa di CescaQB. E devo dire che mi è piaciuta molto, il succo di mela dà un profumo e una dolcezza particolare alla pasta, provatela!
Per decorare ho usato frutta autunnale; mandarini, kiwi e banane. Avrei voluto metterci qualche chicco di melagrana, ma non ce l'avevo :(
Il risultato è stato molto apprezzato!
Ingredienti:
Pasta frolla:
200g farina 0
50g zucchero di canna
30g olio di girasole
mezzo cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
1 pizzico di cannella
succo di mela qb
frutta di stagione: mandarini, kiwi, banane (quest'ultime meglio se bagnate con del succo di limone)
Procedimento:
Si prepara prima di tutto la pasta frolla, mischiando tutti gli ingredienti, aggiungendo per ultimo il succo di mela nella quantità giusta per avere un impasto facile da lavorare e compatto. Lasciar riposare in frigo almeno 30 minuti.
Quando sarà stata a riposo abbastanza si stende col matterello (ho imparato ad aiutarmi con due fogli di carta forno e ora è una bellezza stendere la pasta frolla!). Con queste dosi a me è bastata e avanzata per foderare uno stampo da torta di 24 cm di diametro. La teglia l'ho precedentemente oliata e infarinata e la base della crostata bucherellata con una forchetta, poi coperta con carta forno e fagioli secchi.
Cuocere la pasta frolla in forno a 180° per circa 30 minuti. Quando cotta, togliere i legumi e lasciar raffreddare bene.
Versare la crema pasticcera raffreddata sulla base della crostata e livellare.
Farcire a piacere la torta con frutta di stagione.
lunedì 5 novembre 2012
Torta di zucca
Finalmente ho provato a farla, erano settimane che me lo ripromettevo dopo aver visto la ricetta di Un, due, tre... Terra! (blog che vi consiglio di andare subito a leggere!)
L'occasione era il compleanno della madre che ha voluto festeggiare con una cena per lo più vegan. Ero l'incaricata dei dolci, così ho preparato la torta di cachi che mia madre desiderava da tempo e questa torta di zucca.
Non avevo mai mangiato un dolce a base di zucca ed è stata una bella sorpresa, infatti la torta è deliziosa, morbida e dolce al punto giusto, la consiglio vivamente!
La ricetta che ho utilizzato è già vegan e l'ho seguita passo passo, per cui non la riscrivo, vi rimando alla fonte direttamente.
Ho solo usato un po' più di farina integrale del dovuto ed evitato di aggiungere il latte vegetale perchè la mia zucca era molto umida, così ho dovuto aggiustare la consistenza del composto. Ultimo appunto, probabilmente di olio ne basta anche meno di così.
Provatela provatela, adesso che c'è abbondanza di zucca!
martedì 23 ottobre 2012
Ballotte
Le castagne sono una delle ragioni per cui vale la pena vivere. E potrei anche finire qui questo post. Quanta profondità e voglia di mangiare castagne.
A parte quest'introduzione struggente, bisogna proprio dire che ben pochi frutti sono buoni come le castagne. Soprattutto perchè queste sono un piacere sublime sempre, in tutti i modi: fresche, bruciate, come farina, secche e bollite. Ecco, specialmente bollite, che dalle mie parti vengono chiamate "ballotte".
Ricetta semplicissima, che più facile di così non so immaginarmi niente. A casa mia si usa aggiungere solamente il finocchio, ma ho scoperto che esiste anche la versione con foglie di alloro (ma forse è più frequente nel nord Italia?).
La materia prima l'ho comprata alla famosa sagra delle castagne di Marradi, patria del Marron Buono, che è la qualità più pregiata del marrone del Mugello IGP. Insomma, mi sono trattata bene :P
Ingredienti:
15-20 castagne per persona
rametti di finocchio selvatico e/o semi di finocchio
sale marino
Procedimento:
Si sciacquano le castagne con acqua corrente per togliere l'eventuale sporco. Si mettono a bollire intere (con la buccia) in abbondante acqua, leggermente salata con i rametti di finocchio selvatico (ho la fortuna che nasce spontaneamente nell'orto), meglio se con dei semi. Lasciar cuocere per almeno 40 minuti, se si tratta di castagne molto grandi anche di più. Devono essere molto morbide all'interno.
Mangiare calde, per chi ha pazienza sbucciate, per gli altri semplicemente tagliate a metà.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Salutiamoci di Ottobre, che questo mese è ospitato dal blog di Kitchenbloodykitchen. Fate un salto a vedere quante slurperie sono state proposte!
mercoledì 10 ottobre 2012
Torta di mele (2)
Ieri era il mio compleanno ed abbiamo festeggiato in famiglia con una cena ovviamente vegana. Oltre al mio compleanno mi piace festeggiare anche la data simbolica del "veg-anniversario", ormai ho compiuto ben 4 anni da vegana! Mi sembrano tantissimi e anche i miei familiari erano increduli quando gliel'ho fatto notare, ma hanno ancora da crescere tanto!
Menù della serata
Antipasto: crostini con sugo di funghi porcini
Primo: crema di zucca
Secondo: faglioli all'uccelletto
Contorno: spinaci saltati con mozzarella (di riso) e pinoli
Frutta
Dolce: Torta di mele e torta cioccolato e pere
Un menù piuttosto semplice, non impegnativo, ma saporito e di stagione! Per cominciare... Il sugo coi funghi porcini è una specialità di mia nonna, prima o poi mi farò insegnare. La crema di zucca è un piatto che ho già pubblicato, sempre ben apprezzata, poi a cena ci sta benissimo. Come secondo niente di più facile che fagioli all'uccelletto, ma anche questi buonissimi; accompagnati da spinaci e pinoli, accoppiamento azzeccato, peccato per la mozzarella immangiabile che volevo provare.
Per le torte invece avevo voglia di cioccolato e ho provato a fare torta cioccolato e pere, prendendo la ricetta dal libro La Cucina Etica Facile, ma l'ho trovata pessima, vi sconsiglio di provarla perchè le dosi mi son sembrate fatte a caso, mancavano ingredienti liquidi per creare una qualche ombra di impasto. Insomma alla fine mi sono arrangiata e ho tirato fuori una torta, ma non era un gran che.
Invece l'altra torta, quella di mele, l'ho fatta basandomi sulla ricetta di Cucina Naturale di Ottobre, quella vegan. Anche questa ha qualche difetto, la mele tagliate a cubetti e versate sopra l'impasto rende la torta scenografica, ma per il palato rende molto meglio un po' di mela all'interno dell'impasto e le tradizionali fette sopra.
Ingredienti:
800g di mele (sono decisamente troppi)
200 ml di yogurt di soia
180g di farina 00
30g fecola di patate
70g di zucchero di canna
60g mandorle
30g nocciole
40g uvetta
1 limone
5 cucchiai di olio girasole (io ho usato evo)
1 bustina di lievito per dolci
Procedimento:
Grattugiare un cucchiaino di scorza del limone e spremetelo. Pelare le mele, tagliarle a dadini e mescolarle al succo di limone, all'uvetta ammollata (io l'ho tritata perchè intera non mi piace) e a 20g di zucchero. Lasciare riposare.
Amalgamare la farina con lievito e la fecole, poi unire la scorza grattugiata e le nocciole e mandorle tritate fini. Sciogliere lo zucchero rimanente nello yogurt e l'olio, poi unire tutto alla farina.
Stendere l'impasto nella tortiera coperta con abbondante carta forno oliata. Farcirlo con le mele e ricoprirlo con la carta da forno, formando una specie di cartoccio aperto. Cuocere in forno a 180°C per 50 minuti.
domenica 7 ottobre 2012
Schiacciata con l'uva
Gli ultimi 15 giorni sono stati piuttosto stressanti; mia nonna è stata ricoverata per un piccolo scompenso, così ho aiutato il nonno con le faccende di casa oltre che a fargli compagnia tutto il giorno. La nonna ora è a casa e il suo cuore sta di nuovo bene, solo che stare ferma a letto le ha procurato forti dolori alla schiena, per cui anche se adesso è a casa, sto comunque da loro la maggior parte della giornata per aiutarli. Ma spero che da domani la situazione si rilassi un po'.
Questo fine settimana abbiamo avuto tutti un po' di tempo per stare a casa, così finalmente mio babbo è potuto tornare nell'orto a cogliere gli ultimi frutti estivi (ancora melanzane) e ancora tanta uva e mele. L'uva nera che abbiamo non è poi così saporita, ma è sempre abbondante, così la usiamo per farci la tipica schiacciata con l'uva.
Devo proprio confessare che a me non piace... Mi fa anche rabbia perchè a vederla mi tira sempre molto, cedo all'assaggio per poi rimanerci male perchè davvero non mi piace. Non so, forse sono i semi dell'uva che nella schiacciata mi disturbano o perchè preferirei di gran lunga la schiacciata senza l'uva... Va beh, comunque in famiglia sono tutti gran mangiatori, quindi non verrà sprecato un solo chicco anche se io non mi giovo.
C'è da dire che esistono due versioni della schiacciata con l'uva, quella dolce e quella con l'impasto da pane. Quella dolce è una vera e propria torta, che prevede l'uso di uova. In casa prepariamo quella più semplice, con l'impasto da pane (più pizza che pane in realtà), tradizionalmente vegan, perchè piace di più.
Ingredienti:
450g di farina 00
3 cucchiai di olio evo
200 ml circa di acqua
20g di lievito di birra
sale
un rametto di rosmarino
zucchero
almeno 250g di uva nera
Procedimento:
Si scalda l'olio in un pentolino con il rametto di rosmarino, in modo da aromatizzare l'olio, è un procedimento velocissimo, basta mezzo minuto.
Si prepara l'impasto unendo la farina, l'olio aromatizzato, l'acqua, il lievito e il sale. Si lavora bene fino ad avere una palla morbida e liscia, si lascia riposare almeno un'ora.
Intanto si lava l'uva e si separano i chicchi dai gramicioli. Quando l'impasto sarà lievitato lo si rilavora brevemente, si divide in due parti. Si stende la prima parte secondo le misure di una teglia da forno capiente dai bordi alti (per evitare di macchiare tutto il forno con il caramello) che si ha a disposizione. La pasta stesa deve essere piuttosto sottile, almeno sotto i 5mm, si poggia quindi sul fondo della teglia precedentemente foderato con un po' di carta forno unta con dell'olio. La sfoglia deve essere un po' più grande del fondo della teglia, così che poi si possa sigillare con lo strato superiore.
Si versano poco più della metà dei chicchi d'uva sopra il primo strato di pasta, si zucchera generosamente. A questo punto si stende anche la seconda porzione di pasta rimasta e si poggia sopra l'uva zuccherata. Si sigillano tutti i bordi unendo le due sfoglie. Sopra si sistemano i restanti chicchi d'uva, anche questi poi zuccherati.
Si cuoce in forno a 200° per almeno 30-40 minuti, controllate la cottura.
lunedì 27 agosto 2012
Tofu-cake ai mirtilli
In queste due ultime settimane non sono riuscita a cucinare niente che non fosse pasta fredda, pasta al pesto e insalata di riso. Troppo caldo!! Però lo scorso fine settimana è tornata mia sorella a casa e ho voluto preparare una torta per il suo compleanno, che non abbiamo potuto festeggiare insieme il giorno giusto.
E' un finto cheesecake, dove ho ridotto al minimo la cottura, prendendo per la base della torta la ricetta SPLENDIDA di Ravanello del suo tortino cremino (è davvero qualcosa di meraviglioso questo crost) e per il ripieno una ricetta di Pasquale Boscarello tratta dal libro Pasticceria naturale.
Il colore è un po' troppo da tifosi fiorentini, ma il sapore è decisamente buono, mi è piaciuta perchè ha un sapore che non stanca (il che può essere anche un problema!!)
Ingredienti per la base:
200g di nocciole
200g di uvetta
6 biscotti vegan (io ho usato quelli integrali viviverde della coop)
Ingredienti per il ripieno:
300g di tofu
250 ml di succo di mirtilli
10g di agar agar
100g di farina di mandorle
30g di cocco in scaglie
150g di sciroppo d'acero
100g circa di mirtilli per decorare
Procedimento:
Preparare la base tritando nocciole, uvetta e i biscotti, non importa che siate precisi, un trito grossolano va più che bene. Stendere e compattare l'impasto in una teglia di 24cm di diametro, mettere in frigo.
Per il ripieno mescolare l'agar agar con il succo di mirtilli, portatelo a ebollizione e lasciar sul fuoco basso per 5-10 minuti.
Tritare il tofu insieme alla farina di mandorle (che si può fare in casa se si ha un buon mixer/macinacaffè), il cocco e lo sciroppo d'acero, finchè non si avrà una crema. Aggiungere poi il succo di mirtillo con l'agar agar e continuare a tritare.
Versatela sulla base, livellandola, infine decorare con i mirtilli.
Servire fredda.
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