domenica 30 dicembre 2012

Non importa dove




Svincolarsi dalle convinzioni

dalle pose

dalle posizioni

[Morgan - Altrove]


Ci si vede l'anno prossimo! (cit.)

giovedì 27 dicembre 2012

Pesto di cavolo nero

Farò finta di niente. Non ho voglia di augurare chissàcosa a nessuno.

E' un periodo un po' così. 
Mi piace stare in casa accanto al camino acceso, a leggere o a lavorare a maglia (vediamo se riuscirò a portare a termine questa sciarpa prima del prossimo inverno). Tengo quasi sempre spento il computer e sto meglio. Sono un po' triste perchè non ho potuto fare regali praticamente a nessuno per mancanza di soldi, mentre invece le idee erano tante quest'anno.
Non ho tanta voglia di cucinare, preferisco crogiolarmi davanti ad una confortante minestrina fatta col dado che lanciarmi in ricette nuove. 
Sospinta dai miei però ieri abbiamo cucinato un ottimo pesto di cavolo nero, seguendo la ricetta di Kitchen Bloody Kitchen, che è davvero meravigliosa. Abbiamo cambiato davvero pochissimo dalla ricetta originale, ci abbiamo condito delle linguine e sono piaciute a tutti. Il profumo di arancia di questo pesto è favoloso, provatelo!


Ingredienti:
15 foglie di cavolo nero
2 spicchi d'aglio
70g di mandorle
olio evo
la scorza di mezza arancia
sale

Procedimento:
Lavare accuratamente il cavolo nero e togliere la nervatura centrale delle foglie. Cuocerlo in acqua a bollore leggermente salata per 10 minuti circa. 
Intanto scaldare qualche cucchiaio di olio in un pentolino con gli spicchi d'aglio, in modo da aromatizzarlo.
Quando il cavolo sarà cotto, scolarlo senza buttare l'acqua, e per non fargli perdere il colore metterlo in acqua fredda. Strizzarlo bene.
A questo punto tritare nel mixer il cavolo nero strizzato, le mandorle, l'olio scaldato senza agli, la scorza grattugiata di mezza arancia. Mentre il mixer lavora, aggiungete altro olio non aromatizzato se necessario per avere la giusta consistenza del pesto. Assaggiare e regolare di sale.

Utilizzare come un normale pesto. Per condirci della pasta è bene mettere da parte dell'acqua di cottura con cui sciogliere un po' il pesto.

domenica 16 dicembre 2012

Anko - Marmellata di azuki rossi

La mia ex professoressa di giapponese una volta mi spiegò che la maggior parte dei dolci tradizionali giapponesi sono vegani perchè a base di anko, ovvero una specie di marmellata di fagioli di soia (azuki) rossi.
Complice l'erboristeria, che ogni tanto frequento, che era ben fornita di azuki, ho voluto provare questa ricetta, seguendo delle ricette che ho trovato su internet, in particolare questa di FukushimaKu e questa de La regina del sapone. Devo dire che la scintilla che mi ha convinta a sperimentare l'anko è stata la notizia che ricorda molto la marmellata di castagne... yum! In effetti la ricorda, anche se le castagne rimangono inarrivabili...

Ho abbondato con lo zucchero che ad esser sincera non mi fidavo molto di questi fagioletti... ma in effetti anche con un rapporto inferiore di zucchero, l'anko sarebbe venuto comunque molto dolce e buono.
L'esperimento è riuscito, ora devo trovare il coraggio anche per provare a fare qualche dolcetto completo. Vedremo!


Ingredienti:
500g di azuki rossi secchi
500g di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
acqua

Procedimento:
Si mettono a bagno gli azuki per almeno una notte in abbondante acqua.
Il giorno dopo l'acqua di ammollo va cambiata e gli azuki immersi nuovamente in altra acqua, stavolta basta che li copra. Far bollire per 10 minuti, poi togliere dal fuoco e cambiare nuovamente l'acqua. Questi passaggi servono per togliere il sapore allappante e di fagiolo.
Rimettere sul fuoco i fagioli coperti con acqua, in questo caso è meglio metterne meno che troppa, si può tranquillamente aggiungere in fase di cottura. Quando raggiunge il bollore, si aggiunge all'incirca un terzo dello zucchero e il sale, e si mescola bene in modo da farlo sciogliere perfettamente, quindi si aggiunge un altro un po' di zucchero, così via finchè non lo avremo messo tutto. Far sobbollire finchè gli azuki saranno morbissimi, stracotti. A ci è voluto un'ora e mezza abbondante.
A questo punto se è avanzata molta acqua è meglio scolare i fagioli, altrimenti si tritano col minipimer. Se rimangono delle buccette che vi infastidiscono potete passare l'anko anche col passaverdura dalla trama fine (io ho preferito). 
L'anko è pronto! Versarlo in barattoli di vetro puliti, chiuderli bene e bollirli una mezzoretta.

mercoledì 5 dicembre 2012

Crostata di frutta autunnale

Per i compleanni bisogna soddisfare i desideri dei festeggiati e, quindi, non pensate subito male, mi è toccato preparare una crostata di frutta per Petro. Per fortuna quest'anno mi sono allenata con varie creme pasticcere e crostate, per cui ero pronta a tutto.
Come crema ho utilizzato la pluri-approvata crema pasticcera di Chicca, che avevo già descritto qui, per la torta di fragole. Per la pasta frolla invece era tanto che volevo provare quella col succo di mela, esattamente questa di CescaQB. E devo dire che mi è piaciuta molto, il succo di mela dà un profumo e una dolcezza particolare alla pasta, provatela!
Per decorare ho usato frutta autunnale; mandarini, kiwi e banane. Avrei voluto metterci qualche chicco di melagrana, ma non ce l'avevo :(
Il risultato è stato molto apprezzato!


Ingredienti:
Pasta frolla:
200g farina 0
50g zucchero di canna
30g olio di girasole
mezzo cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
1 pizzico di cannella
succo di mela qb

frutta di stagione: mandarini, kiwi, banane (quest'ultime meglio se bagnate con del succo di limone)

Procedimento:
Si prepara prima di tutto la pasta frolla, mischiando tutti gli ingredienti, aggiungendo per ultimo il succo di mela nella quantità giusta per avere un impasto facile da lavorare e compatto. Lasciar riposare in frigo almeno 30 minuti.
Quando sarà stata a riposo abbastanza si stende col matterello (ho imparato ad aiutarmi con due fogli di carta forno e ora è una bellezza stendere la pasta frolla!). Con queste dosi a me è bastata e avanzata per foderare uno stampo da torta di 24 cm di diametro. La teglia l'ho precedentemente oliata e infarinata e la base della crostata bucherellata con una forchetta, poi coperta con carta forno e fagioli secchi.
Cuocere la pasta frolla in forno a 180° per circa 30 minuti. Quando cotta, togliere i legumi e lasciar raffreddare bene.
Versare la crema pasticcera raffreddata sulla base della crostata e livellare.
Farcire a piacere la torta con frutta di stagione.

domenica 2 dicembre 2012

Cavolfiore con besciamella

Come ho preannunciato in uno scorso post, nell'orto sono nati tanti bei cavolfiori e broccoli, per cui è il momento di iniziare a mangiarli. E non è un caso che questi due ortaggi siano l'oggetto questo mese di Salutiamoci.
Oggi lo ho preparato secondo una ricetta piuttosto classica che è bella golosa ma bastano pochi accorgimenti per renderla anche salutare.


Ingredienti:
1kg di cavolfiore
1 litro di latte di soia
6 cucchiai di farina di tipo 2
4 cucchiai di olio evo
pangrattato
sale marino integrale
noce moscata

Procedimento:
Lavare il cavolfiore e bollirlo intero in abbondante acqua bollente, leggermente salata. Trovo che farlo bollire già spezzettato sia più scomodo poi scolarlo, ma è solo un'opinione personale. Dovrà rimanere un po' al dente, per cui dovrebbero bastare 10-15 minuti di cottura.
Intanto si può preparare la besciamella. In un pentolino si scioglie la farina con il latte di soia, io utilizzo una frusta con cui riesco a non far venire grumi. Si mette a scaldare su fiamma media e si aggiungono i 4 cucchiai di olio evo, poi a proprio gusto si condisce con il sale e la noce moscata. Lasciar sobbollire mescolando con la frusta continuamente, finchè la besciamella non si sarà assodata. E' meglio lasciarla un po' più liquida che tanto deve poi cuocere in forno.
Il cavolfiore cotto, si scola, senza buttare l'acqua di cottura (utile per cuocerci la pasta ad esempio) e si posa su un piatto. Si tagliano le cimette e si posizionano in una teglia da forno preparata versando sul fondo un paio di cucchiai di besciamella e di pangrattato. Il cavolfiore lo si spezzetta grossolanamente nella teglia in modo che la riempa. A questo punto si versa il resto della besciamella.
Cuocere in forno a 200° per circa 30 minuti, deve formarsi una ghiotta crosticina sopra.
Lasciar intiepidire e servire.


Partecipo anche questo mese alla raccolta di Salutiamoci, stavolta ospitato dal blog L'orto di Michelle.
Oltre alla ricetta di questo post, partecipo anche con queste altre due che avevo proposto lo scorso anno:

sabato 1 dicembre 2012

E' arrivato Mirtillone!

Facciamo un grande benvenuto al nuovo arrivato... Mirtillo!


Il giovane gattone super coccoloso che ha adottato Pietro, e che adesso vuole più bene a lui che a me! Ma poco importa, tanto Mirtillo è innamorato di me ...che strano triangolo :P

Mirtillo l'abbiamo conosciuto tramite l'ENPA, essendo già grandicello non riusciva a trovare una bella adozione, stava infatti per finire nel gattile, ma a noi ci è rimasto subito simpatico! E' proprio un bravo signor gatto, non ha litigato con Magda (la cagnetta della famiglia di Pietro) ed è un fenomeno con l'uso della lettiera, il che non è poco.

Colgo l'occasione per ricordare che gli animali non sono oggetti, quindi non si comprano, nè si regalano. Se vuoi avere la compagnia di un animale, non comprarlo, ma adottalo dai rifugi! E tieni presente che dovrai averne cura per tutta la durata della sua vita!

mercoledì 28 novembre 2012

Muesli fai-da-te

La colazione è diventata per me un momento molto importante. Fare una buona, soddisfacente colazione, mi rende più positiva verso il resto della giornata. Mentre mangio latte di soia tiepido inzuppando qualche biscotto o qualche cereale vario, squisitamente dolci, riesco a rilassarmi e a pensare con senso critico a ciò che mi aspetta nelle successive ore.
Poi ti informi e scopri che quei biscotti/cereali sono una schifezza, che è anche a causa loro che a metà mattinata ti viene una fame pazzesca. 
Allora leggi bene cosa sarebbe opportuno mangiare a colazione e ti parlano del muesli. Il fantomatico muesli che ho sempre snobbato perchè mi sapeva troppo di radical chic. Per fortuna c'è qualcuno che ti instrada sulla retta via e ti spiega come si può autoprodurre il muesli perfetto, quello che se lo mangi diventi un santone! E così la colazione è ancora più piacevole di prima!

Ebbene, ringrazio Arianna di Alimentazione in equilibrio, che è di una chiarezza strabiliante nell'affrontare temi attuali e interessanti riguardanti l'alimentazione. Vi consiglio il suo blog. La ricetta come dicevo, l'ho presa dal suo blog, è facilissima, ma soprattutto è buonissima!

Mi sono innamorata del muesli, che ci posso fare?


Ingredienti:
300g di fiocchi d'avena
10g di semi di sesamo
60g di frutta secca (io ho fatto un mix tra noci, nocciole e pinoli)
50g di frutta disidratata (io ho usato pari quantità di uvetta e datteri non zuccherati)
2 cucchiai di olio evo
1 presa di sale marino fine

Procedimento:
Si mette a mollo la frutta disidrata in acqua tiepida, meglio se per una notte, io ho accorciato i tempi. Con un coltello si trita grossolanamente la frutta disidratata sgocciolata (tenete da parte l'acqua di ammollo) e la frutta secca. Si mischia con i semi di sesamo, l'olio e il sale. Si aggiunge i fiocchi d'avena e 2-3 cucchiai di acqua di ammollo, mescolare bene.
Spargere il muesli su carta da forno in una teglia e lasciare in forno caldo a 150°C per 15 minuti, mescolando ogni tanto. Una volta freddo il muesli è pronto!
Conservato in un contenitore di latta si mantiene per un mesetto.

Se non lo trovate abbastanza dolce, si può aggiungere un cucchiaino di malto prima dell'uso. Comunque, io che sono una dolciofila lo trovo adeguatamente zuccherino, per cui vi consiglio prima di provarlo senza malto.

giovedì 22 novembre 2012

Orto in autunno

Fa più freddo, c'è meno sole, ma l'orto è esplosivo. 
Lo trovo molto più vivo e rigoglioso rispetto all'estate, quando soffre la sete e il sole brucia letteralmente. L'autunno, nonostante le foglie cadano e tutto sembri diventare giallo/arancio, è ricchissimo di piante e frutti da mangiare.
Cavolo nero, cachi, cavolfiori, mele, broccoli, finocchi, lattuga, castagne, radicchi, funghi, cavoli verza, cappuccio, zucche, bietole, spinaci, mandarini, melograne, nocciole... è davvero una meraviglia l'autunno!


 


Sembra proprio arrivata l'ora di mangiare tutto questo ben di dio!
Anche Rucola sembra interessata :P

"Finocchi?? Dove?!"

lunedì 19 novembre 2012

Vorrei vederne la fine

Mi chiamo Eva e sono nata in Italia dove attualmente vivo. 
E' un caso (destino) che io non sia nata a Gaza e che non mi trovi ora a Gaza. 
E' un caso che io e la mia famiglia non siamo stati STERMINATI dagli attacchi israeliani. 
Non è un caso che io mi trovi qui a parlare di Gaza. 
Non parlo di Gaza spinta dal mio orientamento politico. 
Non parlo di Gaza perché Vik è stato ucciso a Gaza, sua patria d'adozione. 
Parlo di Gaza perché ritengo prioritario dar voce alle ingiustizie, soprattutto quelle ignorate dall'indifferenza globale. 

[Azione lanciata da Alessandra Arrigoni, sorella di Vik: modifica con il tuo nome e pubblicala]

Immagine presa da qui

lunedì 12 novembre 2012

Zuppa di farro (minestra di fagioli con farro)

Potrebbe sembrare una ripetizione della zuppa che ho postato qualche giorno fa, ma invece è tutta un'altra cosa. L'altra richiama la mesciua ligure, questa invece richiama la zuppa lucchese.

Si tratta semplicemente di una minestra di fagioli rossi, per l'occasione ovviamente di Lucca, a cui si aggiunge del farro cotto, anche questo della Garfagnana. Quasi sicuramente non è così semplice la ricetta tradizionale, ma non sono riuscita a trovarla... a cercare su internet tutti ci mettono animali morti, mentre ogni volta che l'ho mangiata a Lucca mi hanno garantito che non ci sono ingredienti animali! Lo  trovo un fatto ben strano.

E' perfetta per questi tempi piovosi e timidamente invernali, un bel piatto unico completo e gustoso. Consiglio di usare fagioli dal sapore forte e anche con un bel colore, i fagioli cannellini ad esempio renderebbero questa zuppa un po' piatta.


Ingredienti:
350g di fagioli rossi ammollati e cotti
250g di farro (non quello perlato)
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale e pepe

Procedimento:
I fagioli li ho tenuti in ammollo 24 ore e cotti con salvia e spicchi d'aglio, salati a fine cottura.
Mettere a cuocere il farro in abbondante acqua salata.
Si prepara la minestra di fagioli facendo un soffritto in una pentola capiente con olio, il rametto di rosmarino e lo spicchio d'aglio, far insaporire per 5 minuti circa quindi togliere aglio e rosmarino dall'olio. Passare i fagioli aiutandosi con la loro acqua di cottura, attenzione però a non farla troppo liquida. Far sobbollire la minestra. 
Scolare il farro un po' al dente e aggiungerlo alla minestra di fagioli, far cuocere per altri 5 minuti circa, aggiustare di sale e pepe a piacere.
Servire calda con un giro d'olio.

lunedì 5 novembre 2012

Torta di zucca

Finalmente ho provato a farla, erano settimane che me lo ripromettevo dopo aver visto la ricetta di Un, due, tre... Terra! (blog che vi consiglio di andare subito a leggere!)
L'occasione era il compleanno della madre che ha voluto festeggiare con una cena per lo più vegan. Ero l'incaricata dei dolci, così ho preparato la torta di cachi che mia madre desiderava da tempo e questa torta di zucca.
Non avevo mai mangiato un dolce a base di zucca ed è stata una bella sorpresa, infatti la torta è deliziosa, morbida e dolce al punto giusto, la consiglio vivamente!

La ricetta che ho utilizzato è già vegan e l'ho seguita passo passo, per cui non la riscrivo, vi rimando alla fonte direttamente. 
Ho solo usato un po' più di farina integrale del dovuto ed evitato di aggiungere il latte vegetale perchè la mia zucca era molto umida, così ho dovuto aggiustare la consistenza del composto. Ultimo appunto, probabilmente di olio ne basta anche meno di così.

Provatela provatela, adesso che c'è abbondanza di zucca!


venerdì 2 novembre 2012

Riso integrale con zucca e noci

Avevo già proposto un risotto con zucca e porri, ma in occasione di Salutiamoci di questo mese, ho voluto impreziosirlo un po'.
Innanzitutto usando il riso integrale, che è decisamente più saporito di quello raffinato, ha un sapore pieno, che non impasta il risotto rendendolo piatto. A mio parere i minuti in più che ci vogliono per cuocerlo, sono totalmente giustificati dal gusto migliore. Se poi si pensa anche a tutti i benefici che ci danno i cereali integrali rispetto a quelli raffinati, beh, non c'è paragone. Quindi vi invito a provare il riso integrale, sìsì!
Il secondo "miglioramento" l'ho eseguito semplicemente aggiungendo dei gherigli di noci sbriciolate sul risotto, che con la zucca sembrano fatti per stare insieme. Le ho aggiunte giusto prima di servire il riso, così che le sostanze preziose della frutta secca non vengano perse in cottura.
Una preparazione un po' lunga, ma buonissima e salutare!


Ingredienti:
500g di zucca (anche di più)
320g di riso integrale
2 porri
70g circa di gherigli di noci
brodo vegetale
olio evo
sale

Procedimento:
Pulire la zucca togliendo la buccia e tagliarla a dadini. Più sono piccoli più velocemente si cuoceranno. Fare un soffritto in una pentola dai bordi alti con 3-4 cucchiai di olio evo e i due porri tagliati finemente. Quando i porri saranno ben appassiti, si aggiunge la zucca a tocchetti. Lasciar cuocere mescolando spesso. Se la zucca fosse poco acquosa si può aggiungere del brodo caldo.
Lavare il riso sotto acqua corrente e aggiungerlo alla zucca solo quando questa è ben ammorbidita. Mantecare brevemente il riso girando velocemente il contenuto della pentola e poi aggiungere abbondante brodo vegetale (2-3 ramaioli grandi). Salare (ma vedrete che ne basterà davvero poco). Continuare a cuocere mescolando, per evitare che si attacchi, aggiungendo brodo vegetale quando questo sarà stato assorbito, finchè il riso non risulterà leggermente al dente. 
Togliere la pentola dal fuoco e sbriciolare le noci grossolanamente sul risotto, mescolare e servire caldo.

Questo mese Salutiamoci è ospitato da La via macrobiotica, dateci un'occhiata che chissà quante ricette ricche verranno raccolte per la zucca!


lunedì 29 ottobre 2012

Zuppa di farro con legumi

La ricetta l'ho presa direttamente dal libro di cui ho parlato già molto "Prevenire i tumori mangiando con gusto". L'ho rivisitata leggermente, mettendo lenticchie al posto di ceci, che non avevo in casa, e usando del brodo vegetale preparato col mio dado invece di prepararlo dagli ortaggi freschi. Poco importa, è venuta benissimo! E' proprio il piatto giusto per questa serata fredda, ora che le temperature si son decise a scendere. 


Ingredienti (le dosi sono abbondanti per 4 persone):
200g di fagioli cannellini secchi
100g di lenticchie secche
100g di farro (non quello perlato)
2 litri di brodo vegetale
un rametto di rosmarino
sale e pepe

Procedimento:
Mettere in ammollo i fagioli, le lenticchie e il farro per almeno 12 ore (una notte). Quando pronti, eliminare l'acqua di ammollo e metterli a cuocere con il brodo vegetale e il rosmarino. Salare. Far bollire a fuoco lento per circa 3 ore.
Quando saranno cotti, spegnere il fuoco, togliere il rosmarino, servire la zuppa condita con olio evo a crudo e un po' di pepe.

venerdì 26 ottobre 2012

Cardi (o gobbi) al pomodoro

Ortaggio poco conosciuto il povero cardo. Non l'ho mai visto a vendere, ne ho sentito parlare sempre e solo in casa, col nome di gobbi.
In realtà quello che mangiamo noi è il vero cardo, ma una copia. Mi spiego: a quanto ho capito, il cardo vero e proprio è una pianta simile al carciofo, ma decisamente più grande, di cui si mangiano gli steli, i gambi. Quelli che mio babbo coltiva e porta in casa sono in realtà i "ributti" delle piante di carciofo, però sono assai simili al cardo vero (parlo per immagini viste su google), dal sapore interessante.
A me piacciono molto, sono però un prodotto raro, capita di mangiarli davvero poche volte l'anno, proprio perchè non lo trovo da nessun altra parte se non nell'orto. Ho letto però che sono un buon metodo riempi-pancia senza rimorsi, sul sito di Cucina naturale dicono: "I cardi hanno un elevato potere saziante, grazie alla presenza di particolari fibre. Sono quindi utili nelle diete dimagranti e anche in caso di stitichezza".


Ingredienti:
7-8 gambi di cardi per persona
passata di pomodoro
farina
olio evo
1 spicchio d'aglio
sale

Procedimento:
I cardi si puliscono in maniera simile al sedano, sfilando la pellicina interna che risulta amara e togliendo le foglie sopra. Si sciacquano bene e si lessano. Scolateli leggermente al dente, che tanto bisogna passarli in padella.
Quando si saranno un po' raffreddati si infarinano sommariamente e si mettono a cuocere in una padella ampia con già un filo d'olio caldo e uno spicchio d'aglio. Si lascia insaporire per circa 5 minuti, si girano e si aggiunge la passata di pomodoro, quantità a piacere. Si sala e si continua a far cuocere a fuoco medio finchè la salsa di pomodoro si sarà un po' rappresa. Servire caldi.

martedì 23 ottobre 2012

Ballotte

Le castagne sono una delle ragioni per cui vale la pena vivere. E potrei anche finire qui questo post. Quanta profondità e voglia di mangiare castagne.
A parte quest'introduzione struggente, bisogna proprio dire che ben pochi frutti sono buoni come le castagne. Soprattutto perchè queste sono un piacere sublime sempre, in tutti i modi: fresche, bruciate, come farina, secche e bollite. Ecco, specialmente bollite, che dalle mie parti vengono chiamate "ballotte".
Ricetta semplicissima, che più facile di così non so immaginarmi niente. A casa mia si usa aggiungere solamente il finocchio, ma ho scoperto che esiste anche la versione con foglie di alloro (ma forse è più frequente nel nord Italia?).
La materia prima l'ho comprata alla famosa sagra delle castagne di Marradi, patria del Marron Buono, che è la qualità più pregiata del marrone del Mugello IGP. Insomma, mi sono trattata bene :P


Ingredienti:
15-20 castagne per persona
rametti di finocchio selvatico e/o semi di finocchio
sale marino

Procedimento:
Si sciacquano le castagne con acqua corrente per togliere l'eventuale sporco. Si mettono a bollire intere (con la buccia) in abbondante acqua, leggermente salata con i rametti di finocchio selvatico (ho la fortuna che nasce spontaneamente nell'orto), meglio se con dei semi. Lasciar cuocere per almeno 40 minuti, se si tratta di castagne molto grandi anche di più. Devono essere molto morbide all'interno.
Mangiare calde, per chi ha pazienza sbucciate, per gli altri semplicemente tagliate a metà.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Salutiamoci di Ottobre, che questo mese è ospitato dal blog di Kitchenbloodykitchen. Fate un salto a vedere quante slurperie sono state proposte!

domenica 21 ottobre 2012

Tortino bietole e fagioli

Eccomi eccomi, sono sopravvissuta agli alien! Ora però devo sopravvivere all'invasione delle bietole, che è il prodotto di punta dell'orto in questo periodo. Ci tocca smaltire ceste piene di fogliolone di bietole che sono piuttosto antipatiche da pulire e preparare, ma molto salutari e versatili.
Di solito le mangiamo lesse condite con limone e olio, o in torte salate, stavolta ho voluto provare a fare un tortino, prendendo spunto dalla ricetta di Cucina Naturale di settembre, che però non era vegan.
£' un buon piatto riempi-pancia poco calorico :) Avevo paura che non avrebbe avuto la consistenza giusta, invece è andata bene. I fagioli borlotti ci stanno davvero bene insieme!


Ingredienti:
250g di bietole lessate e strizzate
250g di fagioli borlotti lessati
250g di tofu
1 patata grande
2 cipolle
prezzemolo
olio evo
sale e pepe

Procedimento:
Si sbuccia e lessa la patata. 
Intanto si prepara un soffritto con olio e cipolle tagliate finemente, quando queste sono appassite si aggiungono i fagioli scolati. Si lascia insaporire per 5-10 minuti, a fine cottura si aggiunge del prezzemolo tritato, sale e pepe, le quantità secondo i propri gusti. Si mette da parte.
Il tofu e le bietole si tritano con il mixer, deve venire un composto leggermente cremoso, si sala. Si trasferisce il composto in una ciotola e vi si unisce la patata schiacciata con la forchetta e infine i fagioli, si mescola bene per rendere il tutto omogeneo.
Si inforna in una tortiera piuttosto piccola, consiglio 24 cm di diametro, rivestita con carta da forno. Cuocere a 180° per 30-40 minuti. Servire tiepido.


mercoledì 17 ottobre 2012

Libri contro gli Alien

Dopo un fine settimana spumeggiante, tra ristoranti, sagre, cinema e relax, ora sono in malattia. Ho avuto una nottata tremenda in preda al mal di stomaco, durante la tortura pensavo che mi sarebbe spuntato un baby-alien dalla pancia da un momento all'altro.
Invece sono sopravvissuta, un po' malconcia, con una giornata di digiuno rigoroso. Infatti stamani manca poco che svengo solamente a mettermi a sedere sul letto. Chissà che mi è preso, l'ipotesi più gettonata un brutto virus :(
Intanto mentre ero a letto ho ingannato il tempo leggendo un po'. Per il mio compleanno mi hanno regalato una serie di libri per restare aggiornata... 


Mi toccherà studiarli bene!
Intanto l'intruso (Pratolini) l'ho già finito :P Ora ho iniziato "Prevenire i tumori mangiando con gusto", e devo dire che è una lettura molto piacevole, scorre velocemente, nonostante non sia così distante da un saggio scientifico.
Quando il mio stomaco si sarà ristabilito tornerò a cucinare, datemi qualche giorno :P

mercoledì 10 ottobre 2012

Torta di mele (2)

Ieri era il mio compleanno ed abbiamo festeggiato in famiglia con una cena ovviamente vegana. Oltre al mio compleanno mi piace festeggiare anche la data simbolica del "veg-anniversario", ormai ho compiuto ben 4 anni da vegana! Mi sembrano tantissimi e anche i miei familiari erano increduli quando gliel'ho fatto notare, ma hanno ancora da crescere tanto!

Menù della serata
Antipasto: crostini con sugo di funghi porcini
Secondo: faglioli all'uccelletto
Contorno: spinaci saltati con mozzarella (di riso) e pinoli
Frutta
Dolce: Torta di mele e torta cioccolato e pere

Un menù piuttosto semplice, non impegnativo, ma saporito e di stagione! Per cominciare... Il sugo coi funghi porcini è una specialità di mia nonna, prima o poi mi farò insegnare. La crema di zucca è un piatto che ho già pubblicato, sempre ben apprezzata, poi a cena ci sta benissimo. Come secondo niente di più facile che fagioli all'uccelletto, ma anche questi buonissimi; accompagnati da spinaci e pinoli, accoppiamento azzeccato, peccato per la mozzarella immangiabile che volevo provare.

Per le torte invece avevo voglia di cioccolato e ho provato a fare torta cioccolato e pere, prendendo la ricetta dal libro La Cucina Etica Facile, ma l'ho trovata pessima, vi sconsiglio di provarla perchè le dosi mi son sembrate fatte a caso, mancavano ingredienti liquidi per creare una qualche ombra di impasto. Insomma alla fine mi sono arrangiata e ho tirato fuori una torta, ma non era un gran che.
Invece l'altra torta, quella di mele, l'ho fatta basandomi sulla ricetta di Cucina Naturale di Ottobre, quella vegan. Anche questa ha qualche difetto, la mele tagliate a cubetti e versate sopra l'impasto rende la torta scenografica, ma per il palato rende molto meglio un po' di mela all'interno dell'impasto e le tradizionali fette sopra.


Ingredienti:
800g di mele (sono decisamente troppi)
200 ml di yogurt di soia
180g di farina 00
30g fecola di patate
70g di zucchero di canna
60g mandorle
30g nocciole
40g uvetta
1 limone
5 cucchiai di olio girasole (io ho usato evo)
1 bustina di lievito per dolci

Procedimento:
Grattugiare un cucchiaino di scorza del limone e spremetelo. Pelare le mele, tagliarle a dadini e mescolarle al succo di limone, all'uvetta ammollata (io l'ho tritata perchè intera non mi piace) e a 20g di zucchero. Lasciare riposare.
Amalgamare la farina con lievito e la fecole, poi unire la scorza grattugiata e le nocciole e mandorle tritate fini. Sciogliere lo zucchero rimanente nello yogurt e l'olio, poi unire tutto alla farina.
Stendere l'impasto nella tortiera coperta con abbondante carta forno oliata. Farcirlo con le mele e ricoprirlo con la carta da forno, formando una specie di cartoccio aperto. Cuocere in forno a 180°C per 50 minuti.

domenica 7 ottobre 2012

Schiacciata con l'uva

Gli ultimi 15 giorni sono stati piuttosto stressanti; mia nonna è stata ricoverata per un piccolo scompenso, così ho aiutato il nonno con le faccende di casa oltre che a fargli compagnia tutto il giorno. La nonna ora è a casa e il suo cuore sta di nuovo bene, solo che stare ferma a letto le ha procurato forti dolori alla schiena, per cui anche se adesso è a casa, sto comunque da loro la maggior parte della giornata per aiutarli. Ma spero che da domani la situazione si rilassi un po'.
Questo fine settimana abbiamo avuto tutti un po' di tempo per stare a casa, così finalmente mio babbo è potuto tornare nell'orto a cogliere gli ultimi frutti estivi (ancora melanzane) e ancora tanta uva e mele. L'uva nera che abbiamo non è poi così saporita, ma è sempre abbondante, così la usiamo per farci la tipica schiacciata con l'uva.
Devo proprio confessare che a me non piace... Mi fa anche rabbia perchè a vederla mi tira sempre molto, cedo all'assaggio per poi rimanerci male perchè davvero non mi piace. Non so, forse sono i semi dell'uva che nella schiacciata mi disturbano o perchè preferirei di gran lunga la schiacciata senza l'uva... Va beh, comunque in famiglia sono tutti gran mangiatori, quindi non verrà sprecato un solo chicco anche se io non mi giovo.
C'è da dire che esistono due versioni della schiacciata con l'uva, quella dolce e quella con l'impasto da pane. Quella dolce è una vera e propria torta, che prevede l'uso di uova. In casa prepariamo quella più semplice, con l'impasto da pane (più pizza che pane in realtà), tradizionalmente vegan, perchè piace di più.


Ingredienti:
450g di farina 00
3 cucchiai di olio evo
200 ml circa di acqua
20g di lievito di birra
sale
un rametto di rosmarino
zucchero
almeno 250g di uva nera

Procedimento:
Si scalda l'olio in un pentolino con il rametto di rosmarino, in modo da aromatizzare l'olio, è un procedimento velocissimo, basta mezzo minuto. 
Si prepara l'impasto unendo la farina, l'olio aromatizzato, l'acqua, il lievito e il sale. Si lavora bene fino ad avere una palla morbida e liscia, si lascia riposare almeno un'ora.
Intanto si lava l'uva e si separano i chicchi dai gramicioli. Quando l'impasto sarà lievitato lo si rilavora brevemente, si divide in due parti. Si stende la prima parte secondo le misure di una teglia da forno capiente dai bordi alti (per evitare di macchiare tutto il forno con il caramello) che si ha a disposizione. La pasta stesa deve essere piuttosto sottile, almeno sotto i 5mm, si poggia quindi sul fondo della teglia precedentemente foderato con un po' di carta forno unta con dell'olio. La sfoglia deve essere un po' più grande del fondo della teglia, così che poi si possa sigillare con lo strato superiore.
Si versano poco più della metà dei chicchi d'uva sopra il primo strato di pasta, si zucchera generosamente. A questo punto si stende anche la seconda porzione di pasta rimasta e si poggia sopra l'uva zuccherata. Si sigillano tutti i bordi unendo le due sfoglie. Sopra si sistemano i restanti chicchi d'uva, anche questi poi zuccherati.
Si cuoce in forno a 200° per almeno 30-40 minuti, controllate la cottura.

martedì 2 ottobre 2012

Simple pleasures

Settembre è davvero volato. Settimana nuova, mese nuovo. E che mese (il mio compleanno incombe :P)! Questo Ottobre vorrei tanto dedicarlo ai passatempi e alle nuove esperienze. Ci proveremo.

Intanto ho finito lo scorso mese con una bella visita all'Orto botanico di Firenze, lì ho conosciuto l'albero più bello che abbia mai visto, una quercia da sughero che definirla monumentale è un eufemismo. Ha 207 anni, ed è bellissima. Mi imbarazzo quasi a scrivere così di un albero, ma mi ha davvero colpita, non pensavo che potesse ammaliarmi così un'esperienza del genere e sento il bisogno di parlarne. Sono rimasta a bocca aperta ad ammirare la quercia per credo una reale decina di minuti.
Le foto ho provato a farle, ma non sono proprio in grado di fotografare, voglio però provare a farvi capire quanto fosse grande cercando foto su internet di quell'esemplare.

Foto presa da: sigridfrensen.blogspot.it
Foto presa da: brunelleschi.imss.fi.it
Foto presa da: pazziperlepiante.blogspot.it
Poi abbiamo visto dei piccoli tritoni nella vasca dei fiori di loto, a noi erano sembrate sanguisughe!
Un momento buffo: poche ore prima a mio padre avevo spiegato che nei giardini pubblici in genere si mettono solo gli esemplari maschi delle Ginko Biloba perchè le femmine producono frutti che quando cadono a terra puzzano tremendamente. Nell'orto botanico avevano entrambi gli esemplari, giunti davanti alla femmina vediamo che ha i frutti, allora mio padre ne prende uno che era caduto per terra per verificare che puzzasse realmente... ha dovuto lavarsi le mani per togliere l'odoraccio!
E' stato un bel pomeriggio, la pioggia ci ha anche graziati per la visita, poi subito dopo è venuto il diluvio. 
Bisognerebbe farsi impressionare più facilmente, soprattutto dalla natura.
Vi lascio con una bella canzone

venerdì 28 settembre 2012

Fantasia

Forse sono un po' monotona...
(un modello di scarpe vegan va premiato no?)


Si ringrazia caldamente Mia Sorella che mi trova sempre le super-occasioni/offerte/sconti e le porta in questa povera terra contadina. Non pensare di poter smettere di trovarmi scarpe da gennaio in poi!

mercoledì 26 settembre 2012

Pasta in forno

Avevo un'inspiegabile e tremenda voglia di pasta in forno. E così me la sono fatta!


Ingredienti ragù di seitan:
350g di odori (cipolla, carota, sedano...)
350g di seitan
un bicchiere di vino rosso
750g passata di pomodoro (una bottiglia)
olio evo
sale

Procedimento:
Si prepara un bel battuto con gli odori, più si riesce a tritare finemente le verdure, meglio è. Fare un soffritto di questo battuto con dell'olio, in una pentola dal fondo largo e bordi alti. Tritare il seitan per avere una specie di macinata. Quando il battuto è appassito, si può aggiungere il seitan nella pentola, far insaporire un po' e poi aggiungere il bicchiere di vino. Far sfumare.
Aggiungere la passata di pomodoro, se si usa la bottiglia riempirla poi di acqua per "pulirla" del pomodoro rimasto e versarla nella pentola. Salare. Far cuocere finchè il pomodoro non cambia colore in una tonalità più scura (questa è la regola di mia nonna), se il sugo risulta essere un po' secco e tende ad attaccarsi sul fondo, aggiungere del brodo caldo.


Ingredienti besciamella:
500ml di latte di soia al naturale
4 cucchiai di farina
2 cucchiai di olio evo
sale, pepe
noce moscata

Procedimento:
In un pentolino sciogliere la farina nel latte, poi scaldarlo a fuoco medio-basso. Quando il latte è caldo aggiungere l'olio e aggiustare il sapore con sale pepe e noce moscata. Continuare a far cuocere finchè non si sarà addensato secondo i propri gusti.


Ingredienti pasta in forno:
500g di pasta corta
ragù di seitan
besciamella
lievito alimentare in scaglie

Procedimento:
Cuocere la pasta in acqua salata. Intanto scaldare il forno a 200°. Quando è cotta, scolare la pasta e condirla con abbondante ragù di seitan. Versarla in una teglia da forno capiente, aggiungere anche la besciamella e mescolare con un mestolo il tutto. Spolverare con del lievito alimentare, infornare per circa 25 minuti.

lunedì 24 settembre 2012

Fette biscottate autoprodotte

Finalmente ritorno con una ricetta. Questo periodo di caldo e freddo a tratti senza poter mai capire come cavolo vestirsi, mi ha un po' disorientata sul versante cucina. Ho già voglia di prodotti autunnali come zucca e castagne, ma ancora devo aspettare.
Mi sono decisa a riaffrontare i fornelli per provare ad autoprodurre le fette biscottate, prodotto che in effetti io non mangio quasi mai, ma mia mamma invece è solita usarle per la colazione. Vederla comprare queste confezioni megagalattiche, che dicono di essere integrali e con oli non ben specificati, mi ha convinta a fare un tentativo. La ricetta l'ho presa dal libro Pasticceria naturale di Pasquale Boscarello, ho solo usato la farina integrale invece di quella 0. Il procedimento prevede di preparare un pandolce, che il giorno dopo va tagliato a fette e queste cotte nuovamente in forno.
Il risultato mi ha sorpresa, sono molto buone! Il sapore mi piace davvero, mentre quelle comprate non sanno di niente. Sono state approvate anche per la prova colazione, immerse nel latte :)


Ingredienti:
500g farina integrale
125g di malto di mais
100ml di olio di mais
200ml di acqua tiepida
mezzo cubetto di lievito di birra fresco
scorza di mezzo limone
5g di sale
cannella (a piacere)

Procedimento:
Sciogliere il lievito sbriciolato nell'acqua tiepida. Intanto riunire gli ingredienti secchi (farina, sale, cannella e scorza di limone) in una ciotola e mescolarli con le mani, poi aggiungere il malto, olio e infine il lievito sciolto nell'acqua. Impastare il composto fino ad avere una palla d'impasto liscia e morbida. Far riposare 10 minuti.
Foderare con della carta da forno una teglia. L'ideale sarebbe di forma rettangolare dai bordi alti, quelle per plum-cake, lunga sui 25 cm. Io ne ho solo una più piccola, e avevo paura che lievitasse troppo, così ho usato una semplice teglia da bordi bassi molto grande, quelle per biscotti. Le fette biscottate non avranno la classica forma quadrata, ma il risultato cambia poco.
Riprendere la palla di impasto e facendola rotolare lungo un verso, ricaviamo un cilindro di pasta lungo intorno ai 25 cm. Posizionarlo sulla teglia foderata e lasciar lievitare.
Quando sarà diventato grande quasi il doppio (a me è servita un'oretta) si può infornare a 200° per 20 minuti circa. Lasciar raffreddare per almeno una notte.
Il giorno dopo si può tagliare a fette il pandolce preparato, queste si sistemano in un paio di teglie da forno e si cuociono in forno a 160° per 15 minuti, poi si girano e si cuociono altri 5 minuti. Dopo di che sono pronte! Meglio conservarle in un contenitore di latta chiuso.


venerdì 14 settembre 2012

La coerenza vien mangiando

Il titolo di questo post è anche il titolo di un articolo pubblicato sull'ultimo numero della Veganzetta, scritto da Walter Giordano. Voglio pubblicare questo articolo perchè leggendolo mi è sembrato di leggere i miei pensieri. E purtroppo se qualche vegetariano/vegano è (stato) attivo politicamente quasi sicuramente ha pensato queste cose. In fondo ho sempre voluto credere che le persone di sinistra fossero più aperte di altri verso l'antispecismo, ma per ora non ho avuto riscontri pratici di questa tesi. Scusate la lagna, ma io nelle cose in cui mi impegno ci credo davvero, tanto da rimanerci male.
La Veganzetta è un bel progetto a cui purtroppo non ho mai dato tanta attenzione, soprattutto perchè non mi trovo a leggerla online, ma mi è capitata tra le mani la versione cartacea e me la sono letta con interesse. L'ultimo numero di cui vi parlo è il n° 5, lo trovate qui, sul sito della Veganzetta o direttamente qui su Scribd.
Colgo l'occasione per lanciare un grido nell'interspazio webbatico per fare i complimenti a Walter Giordano, che spippolando un po' credo che un suo alter ego sia Cereal Killer. Non ho trovato nessun modo di poterglieli fare in privato, così li faccio qui!

La coerenza vien mangiando

La domanda è scomoda: ma quanta rivoluzione sei disposto a fare? Scendi in piazza per liberare te stesso dall'oppressione o sei per togliere catena e gioco a tutti, anche ai meno di niente? E qui arriva dovrebbe, il condizionale onnipresente. Non uccidere, innanzitutto gli innocenti, dovrebbe essere sinonimo del rispetto globale rivendicato nelle piazze. Dovrebbe essere la linea di partenza naturale di ogni rivoluzione, sennò alla fine della corsa, per gli Animali, gli ultimi degli ultimi, son dolori esattamente come prima. Per chi alza la testa e non la gira dall'altra parte, per chi agita il pugno invece di lavarsene le mani, per chi trascorre i fine settimana in Val Clarea anzichè all'outlet, vivere senza ammazzare dovrebbe essere scontato, coerentemente ovvio. Dovrebbe, e invece no. Che gli Animali siano materia fuori corso, che la loro liberazione non sia compresa nel palinsesto rivoluzionario, che possiamo continuare a riprodurli e scannarli per futili motivi, è quanto di più incastrato e inestraibile esista nella miniera delle convinzioni di comodo. Una cronica stipsi morale impedisce l'espulsione di questa tossica convinzione anche alle avanguardie più coscienti e indignate.

Il concetto globalizzato secondo cui gli Animali sono fatti apposta per stare sotto, assomiglia purtroppo moltissimo a quello dei capitalisti convinti che sfruttare gli Umani dominati sia del tutto normale. Considerarli schiavi è un postulato, indimostrabile ma onnipresente, anche e proprio nelle teste degli ultimi della gerarchia umana, quelli che prendono calci da tutti. Circolando tra i manifestanti, No Tav e non solo, assai sovente accade di vedere che proprio lì, dove si urla continuamente "vergogna, vergogna!" e "assassini, assassini!" ai guardiani in divisa e ai loro mandanti, i contestatori masticano salami, esattamente come gli antisommossa.
E capita, partecipando alle assemblee pre e post-sgomberi vari, di dover digerire eminenti del movimento anarchico che plaudono a chi dona, a sostegno della causa, cesti di salami d'Asino. Succede quindi di obiettare "ma guarda, proprio loro" quelli del "contro tutte le oppressioni"! Non sarebbe più onesto allungare lo slogan e scrivere "contro tutte le oppressioni, fuorchè per la più mostruosa"?
Non c'è bisogno di pareri, in questo caso basta la fotografia. Certo bisogna voler guardare ma, misurando oggettivamente la sofferenza umana e quella animale, anche solo a occhio, ci si accorge che, tra i due argomenti, il salto dimensionale è dal millimetro al metro, dal grammo al chilo.
La lotta sociale è una macchina dal basso rendimento che, in cambio di piccoli risultati, richiedere al manifestante grande dispendio e impegno. Diventa necessariamente un secondo lavoro, tempo libero dedicato alla difesa personale. E' necessario viaggiare, spendere soldi, esporsi, magari respirare con i filtri antigas, rischiare un pestaggio o un lacrimogeno in faccia, accettare di essere ripresi, identificati e intimiditi. E si tratta di proteggere il "territorio", salvaguardare il posto di lavoro, la qualità della vita, non di vita o di morte. L'articolo 18, con tutto il rispetto, sta al mattatoio come la sberla sta alla ghigliottina. Tuttavia, di "reintegro" ed "esodati" ne parlano tutti, mentre del passaggio chiave Maiale-prosciutto, in cui la morte non è un incidente ma la regola contrattuale, praticamente nessuno.

giovedì 6 settembre 2012

Lenticchie e funghi riempi-pancia

Mi sono rimessa un po' in riga con la dieta per vedere di assestare questo peso forma. Come sapete la mia bibbia è vegpyramid, per cui i miei pasti prevedono a pranzo qualche bel primo piatto con pasta o cereali vari e a cena legumi, ovviamente sempre con taaante verdure di accompagnamento.
Per non star a mangiare i legumi sempre nei soliti modi, ho cercato qualche ricetta interessante. Questa che vi presento oggi mi piace mangiarla la sera accompagnata con abbondante insalata e una fetta di pane, una cena che sazia a dovere, ma non lascia appesantiti! 
In realtà non ha niente di originale, il connubio lenticchie-funghi è uno dei miei preferiti, basta pensare ai miei adorati burger di lenticchie. Ma è una ricetta piuttosto veloce da preparare (il che non guasta ogni tanto), si può abbondare con le quantità, riempirsi la pancia senza tanti rimorsi, ed essendo anche molto buona sono felice di consigliarla. 


Ingredienti:
240g di lenticchie
250g di funghi freschi
2 spicchi d'aglio
2 mazzetti di prezzemolo
maggiorana o timo
olio evo
sale e pepe

Procedimento:
Per fare più veloce uso le lenticchie già pronte in lattina, altrimenti si possono usare quelle secche, da preparare prima.
Lavo i funghi tenendoli dentro un colino che poi immergo in una ciotola capiente piena d'acqua. Li scolo e li sistemo in una padella antiaderente con un filo d'olio (ne basta davvero poco) e gli spicchi d'aglio. Lascio sul fuoco vivo finchè i funghi non rilasciano la loro acqua e questa evapori, a quel punto aggiungo le lenticchie, meglio se sciacquate anch'esse, con un paio di cucchiai di acqua.
Trito il prezzemolo grossolanamente e lo aggiungo nella padella insieme a delle foglie di maggiorana fresca. Salo e pepo a piacere.
Quando la parte liquida si sarà ben rappresa e i funghi cotti, spengo il fuoco e servo caldo.

lunedì 3 settembre 2012

Farro al pesto e pomodori

Penso proprio che l'estate si possa dichiarare finita. Mi sta prendendo l'angoscia che l'autunno porta con sè purtroppo, perchè in realtà è una stagione che mi piace moltissimo. Voglio salutare questa estate con l'ultima ricetta della stagione, pesto e pomodori dell'orto. Sono quasi riuscita a far apprezzare il farro in famiglia, piano piano...


Ingredienti:
300g di farro
pesto di basilico
pomodorini

Procedimento:
Lavare il farro e lessarlo in abbondante acqua salata per una ventina di minuti. Il pesto è preparato tritando foglie di basilico con pinoli, uno-due spicchi d'aglio e olio extra vergine d'oliva. Prima di scolare il pesto, lasciare da parte con una tazzina un po' di acqua di cottura e mescolarne quanto basta con il pesto.
Condire il farro scolato con il pesto e aggiungere i pomodori a pezzetti. 

sabato 1 settembre 2012

Il Migliore: Latte vegetale

Nuova prima rubrica su Efforts.
Ho pensato che potesse essere utile e interessante valutare alcuni prodotti sul mercato. Utile per me e per altre persone.
Si tratta semplicemente di valutazioni del tutto personali, condivisibili o meno, che cercherò di approfondire per spiegare le mie motivazioni. Valutazioni generali del prodotto, dal prezzo, al gusto, agli ingredienti, alle confezioni e quant'altro. Ogni volta tratterò un prodotto diverso e ogni volta eleggerò i prodotti migliori in base sempre ai miei giudizi.

Iniziamo con il latte vegetale.
Uno dei primissimi argomenti che viene in mente alle persone che scoprono che sono vegan è il latte. "Come fai colazione senza latte?" Quindi vai a spiegare del latte vegetale, che è buono, che si trova facilmente, che non costa tanto ecc... Ecco allora il "Ma io l'ho assaggiato ed era cattivo!!" A questo punto cadono un po' le braccia, ma bisogna saper dire "Dipende da quale latte vegetale hai assaggiato".
Quindi perchè non dare dei voti ai principali latti vegetali che trovo nella mia zona? Ecco come mi è nata l'idea.

Spero che possa davvero essere un buon aiuto per chi vuole provare l'alternativa vegetale al latte vaccino, così che non si scoraggi subito se ne becca uno poco buono. O per chi vuole scoprire qual'è il latte vegetale che costa meno, che è arricchito, quale non è zuccherato, quale biologico e tante altre cose che si possono scoprire dalle etichette.
Buona visione :P

PREMESSA GENERALE
Sono miei personalissimi giudizi e idee. E' possibilissimo che un latte che a me è piaciuto a voi sembri erba tritata e viceversa.
Nessuno mi ha pagato per fare questa rubrica! Sono andata personalmente a comprare i prodotti, li ho assaggiati tutti, uno alla volta così da non sprecare niente. Ovviamente non sono riuscita a provare tutti i tipi prodotti che si trovano sul mercato, ho scelto quelli che innanzitutto trovo nella mia zona e che sono i più "famosi" (ovviamente la condivisione di altri prodotti interessanti è ben accetta!). E' stato quindi un lavoro MOLTO lungo e non sempre piacevole.
E' tempo di crisi, io ho pochi soldi: se un prodotto valido costa meno, per me ha vinto. Nella mia rubrica il prezzo è un parametro decisamente importante. Non tutti i vegani vogliono/possono spendere tutti i loro soldi in cibo (anche se mi piacerebbe davvero molto). Inoltre il prezzo non è certo garanzia di qualità.
Ognuno è libero di pensarla come la vuole, penso che più dei miei giudizi, in questa rubrica siano più utili le etichette messe a confronto, che sono dati di fatto.

PREMESSA SUL LATTE VEGETALE
Ho giudicato i latti vegetali dividendoli in due gruppi: quelli per la colazione e quelli da usare per cucinare.
La seconda categoria è quasi obbligata visto che i latti vegetali già zuccherati non è una grande idea usarli per farci la besciamella, che verrebbe dolce.
La prima invece potrebbe essere inclusa nella seconda in un bel grafico di Venn, ma io sono una lettrice di VegPyramid e mi piace fare colazione con del latte vegetale addizionato con il calcio.
Quindi in conclusione generalmente in casa tengo sempre un cartone di latte vegetale al naturale (senza zucchero) per cucinare e un altro per la colazione addizionato di tutto quello che si può addizionare :P
Tenetelo a mente perchè è una mia idea che ha influenzato le mie valutazioni. Non è detto per niente che sia giusta, ma tant'è. Per me un buon latte per la colazione deve essere buono di sapore e addizionato con calcio e soprattutto se siamo in inverno con vitamina D.

Altra cosa importante da tenere in considerazione è che io per colazione voglio assumere delle porzioni di legumi e di cereali, come sempre ci insegna VegPyramid. Il modo in cui riesco meglio a farlo e che preferisco è bere del latte di soia con dei cereali. C'è poco di cui discutere, sono gusti personali.
E' bene comunque chiarire che di sicuro nessun vegano rischierà mai carenza di proteine se non vuole bere latte di soia al mattino, le alternative ci sono eccome. Ad esempio bere latte di riso o avena accompagnato da fiocchi di soia tostati o fette biscottate con della crema di frutta secca, o semplicemente mangiare qualche porzione in più di legumi durante la giornata. Ma a me piace molto di più nell'altro modo. Insomma, sappiate che anche questo aspetto influenza molto le mie recensioni.

Autoproduzione

In questo mio tentativo di analisi di mercato, ho preso in considerazione solo prodotti che si trovano in commercio, ma è doveroso ricordare che esiste l'autoproduzione di latte vegetale, come della maggior parte delle cose. E' sicuramente una scelta che fa bene al pianeta (niente tetrapack), al nostro portafogli e probabilmente un po' anche alla nostra salute (ammollare i legumi/cereali è un'ottima pratica, decidiamo noi quanto sarà lunga la lista degli ingredienti ecc...). Forse non è proprio comodo armati solo di pentola e minipimer, ma esistono centinaia di modelli di macchine per l'autoproduzione di latte vegetale, che preparano il tutto in una ventina di minuti.
Con questa rubrica non voglio assolutamente sminuire l'autoproduzione o toglierle qualche merito, anzi, forse quello che ne emergerà evidenzierà che è proprio la scelta migliore da seguire!

Legenda:
In grassetto i prodotti eletti "I Migliori"
Con sfondo giallo i prodotti più convenienti per la colazione
Con sfondo arancione i prodotti più convenienti per cucinare
I prezzi con sfondo verde sono i più bassi
I prezzi con sfondo rosso sono i più alti

ALPRO SOYA Natural
VITASOYA Soyadrink
SOJASUN Sojadrink Calcium
COOP Bevanda biologica di SOIA arricchita di calcio
COOP Bevanda biologica di SOIA
COOP Bevanda biologica di RISO
PROBIOS Soia&Soia Drink Natural
PROVAMEL Soya Natural
VALSOIA Soyadrink Calcio
VALSOIA Soyadrink
VITAL NATURE Soiabio al naturale
VITAL NATURE Avenabio al naturale
MR NATURE Bevanda a base di SOIA e RISO
CEREAL Soia al naturale
BIOTREND Drink Soia Naturale
FATTORIE CERRI Fioretto di riso
ENERVIT PROTEIN Soya drink 40-30-30

ALPRO SOYA Natural

Prezzo: 2,14 € al litro
Ingredienti: acqua, semi di soia decorticati (6%), zucchero, fosfato tricalcico, correttore di acidità (fosfato monopotassico), sale marino, aroma, stabilizzante (gomma di gellano), vitamine (Riboflavina, B12, D2).
Addizioni: Calcio, vit. B2, B12, D
Gusto: il più buono
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 39 kcal
Proteine 3.0 g
Carboidrati 2.5 g
Lipidi 1.8 g
Fibre 0.5 g
Sodio 0.04 g
Calcio 120 mg
Riboflavina 0.21 mg
B12 0.38 μg
D2 0.75 μg
Comprato: Coop
Commenti: il più bello e il più buono, ma si fa pagare.

VITASOYA Soyadrink

Prezzo: 1,83 € al litro
Ingredienti: acqua, semi di soia (7,4%), zucchero, calcio fosfato, calcio carbonato, calcio citrato, sale marino, emulsionanti: mono- e digliceridi degli acidi grassi, correttore di acidità: fosfato monopotassico, aromi, vitamine.
Addizioni: Calcio, vit. B, D, E
Gusto: molto buono
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 43 kcal
Proteine 3.3 g
Carboidrati 3.1 g
Lipidi 1.9 g
Fibre 0.2 g
Sodio 0.1 g
Calcio 120 mg
Fosforo 105 mg
B1 0.17 mg
B2 0.21 mg
B6 0.21 mg
Acido folico 30 μg
B12 0.375 μg
D2 0.75 μg
E 1.8 mg
Comprato: Coop
Commenti: essendo buono e arricchito con tutto quello che un vegano può desiderare, è una valida alternativa economica all'Alpro Soya. E' ben distribuito, per lo meno nella mia zona.
Devo fare un appunto riguardo a Vitasoya: è nella lista de “La voce dei conigli” (http://www.lavocedeiconigli.it/lista_della_morte.htm) dove sono elencati i marchi da boicottare perchè sperimentano su animali. Non so se son stati fatti dei test sugli animali per degli additivi alimentari presenti in questo latte (i sali di calcio sono normali integratori, al massimo son stati fatti 70 anni fa), sono praticamente sicura che ormai non vengono più fatti (la notizia riportata sul sito è del 1997), sicuramente non sul prodotto finito, soprattutto per un latte vegetale come questo. Fare vivisezione costa tantissimo ad un laboratorio, quindi secondo me un'azienda che non ha prodotti su cui per legge deve testare su animali, non va a spendere soldi inutili (fosse la Novartis beh, i dubbi sarebbero leciti). Poi su Wikipedia ho letto che la Numico è stata comprata dalla Danone, quindi la situazione mi pare un po' diversa ora rispetto a quanto riportato sul sito.
Insomma io personalmente non mi faccio tanti problemi riguardo questo prodotto, e forse sbaglio, ci sta. Ognuno la pensa come vuole, sicuramente sul mercato ci sono altri prodotti validi per vivere bene boicottando la Vitasoya :) Se avete informazioni recenti sulla Vitasoya fatevi avanti.

SOJASUN Sojadrink Calcium

Prezzo: 1,89 € al litro
Ingredienti: acqua di sorgente, semi di soia (8%), zucchero di canna grezzo, fosfato di calcio, stabilizzante: gomma Gellan, aroma, sale, vitamina D.
Addizioni: Calcio, vit. D
Gusto: molto buono
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 45 kcal
Proteine 3.8 g
Carboidrati 2.8 g
Lipidi 2.1 g
Fibre 0.8 g
Sodio 0.04 g
Calcio 120 mg
Vit. D 0.75 μg
Comprato: IperCoop
Commenti: altra opzione più economica dell'Alpro Soya, avessero aggiunto anche un po' di vit. B12 sarebbe stato invincibile, ma ci possiamo accontentare, tanto la B12 è sempre meglio assumerla con l'integratore una volta a settimana.

COOP Bevanda biologica di SOIA arricchita di calcio

Prezzo: 1,85 € al litro
Ingredienti: acqua, semi di soia* decorticati 7,2%, succo concentrato di mela*, zucchero di canna*, calcio vegetale (da alga Lithothamnium calcareum) 0,4%, sale marino. *biologico
Addizioni: Calcio
Gusto: da bere da solo non è proprio un gran che, se accompagnato con biscotti o cereali fattibile
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 48 kcal
Proteine 3.8 g
Carboidrati 3.3 g
Lipidi 2.1 g
Fibre 0.6 g
Sodio 0.05 g
Calcio 120 mg
Comprato: Coop
Commenti: è un latte molto simpatico, biologico e con ingredienti ricercati (come dolcificante viene usato il succo di mela e il calcio viene preso dall'alga), il sapore è migliorabile, accettabile nel complesso. Fosse arricchito anche di B12 e vit. D sarebbe ancora più simpatico.

COOP Bevanda biologica di SOIA

Prezzo: 1,40 € al litro
Ingredienti: acqua, semi di soia* decorticati 7,2%. *biologico
Addizioni: Nessuna
Gusto: sgradevole, per farci colazione va zuccherato
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 38 kcal
Proteine 3.7 g
Carboidrati 0.7 g
Lipidi 2.1 g
Fibre 0.8 g
Sodio 0.03 g
Comprato: Coop
Commenti: al naturale non è per niente buono, ci va almeno un cucchiaino di zucchero nella tazza da colazione. Un'ottima scelta invece se lo si usa per cucinare. Il prezzo è molto buono considerando che è anche biologico. Mi piace molto la brevissima lista degli ingredienti.

COOP Bevanda biologica di RISO

Prezzo: 1,85 € al litro
Ingredienti: acqua, riso* 16%*, olio di semi di girasole spremuti a freddo (1,2%)*, sale marino (0,1%). *biologico
Addizioni: Nessuna
Gusto: molto buono
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 68 kcal
Proteine 0.2 g
Carboidrati 13.7 g
Lipidi 1.3 g
Fibre 0.3 g
Sodio 0.04 g
Comprato: Coop
Commenti: il latte di riso pur piacendomi di sapore, non mi piace usarlo (vedi PREMESSA). Non credo esista un latte di riso sgradevole di sapore, per cui può essere una scelta facile per andare sul sicuro, se si ha paura di assaggiare il latte di soia. Il costo non so perchè è generalmente più alto di quello di soia, questo della Coop non è troppo elevato.

PROBIOS Soia&Soia Drink Natural

Prezzo: 2,05 € al litro
Ingredienti: acqua, *soia 8%. *ingrediente biologico
Addizioni: Nessuna
Gusto: accettabile
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 39 kcal
Proteine 3.5 g
Carboidrati 1.5 g
Lipidi 2.0 g
Fibre 0.7 g
Sodio 0.01 g
Comprato: Naturasì
Commenti: una lista degli ingredienti più corta di così non si può! Probios è una ditta italiana, della provincia di Firenze, famosa nel biologico, con prodotti di qualità. Insomma è una vera spremuta di fagioli di soia, che però si trova solo in negozi biologici e dal prezzo piuttosto alto. Come prezzo ho messo quello riferito al cartone di latte da un litro, perchè c'è anche il formato da mezzo litro che costa di più.

PROVAMEL Soya Natural

Prezzo: 2,30 € al litro
Ingredienti: acqua, fagioli di soia decorticati* (7,2%). *ingredienti biologici
Addizioni: Nessuna
Gusto: accettabile
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 35 kcal
Proteine 3.7 g
Carboidrati 0.1 g
Lipidi 2.1 g
Comprato: Naturasì
Commenti: Provamel penso non abbia bisogno di presentazioni, è una marca famosissima con tantissimi prodotti validi e biologici. Anche lei per il latte di soia ha una lista di ingredienti minimale, il costo però è molto elevato. La Provamel produce veramente tantissimi tipi diversi di latti vegetali (vaniglia, cioccolato, banana, fragola ecc...), di dubbia utilità, però i prezzi lievitano molto. Anche in questo caso ho messo il prezzo del cartone da un litro, inferiore a quello della confezione da mezzo litro. Il latte è buono, biologico e senza tanti fronzoli, ma costa troppo.

VALSOIA Soyadrink Calcio

Prezzo: 2,70 € al litro
Ingredienti: acqua, semi di soia (7,9%), zucchero di canna grezzo, carbonato di calcio, citrato di calcio, sale marino, emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi, stabilizzanti: gomma di gellano, correttore di acidità: fosfato monopotassico, aromi, vitamine: B2, B12, D2.
Addizioni: Calcio, vit. B2, B12, D2
Gusto: accettabile
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 45 kcal
Proteine 3.3 g
Carboidrati 3.4 g
Lipidi 2.0 g
Fibre 0.2 g
Sodio 0.1 g
Calcio 120 mg
B2 0.21 mg
B12 0.375 μg
D2 1.5 μg
Comprato: Coop
Commenti: è arricchito con quel che serve, il gusto potrebbe essere decisamente meglio, ma fattibile. L'odore invece è abominevole, il che è inquietante. Costa decisamente troppo, infine è Valsoia...

VALSOIA Soyadrink

Prezzo: 1,83 € al litro
Ingredienti: acqua, semi di soia (7,5%), zucchero di canna grezzo, sale marino, emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi, stabilizzanti: gomma di gellano, correttore di acidità: fosfato monopotassico, aromi.
Addizioni: Nessuna
Gusto: per essere zuccherato non un gran che
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 43 kcal
Proteine 3.3 g
Carboidrati 3.3 g
Lipidi 1.8 g
Fibre 0.2 g
Sodio 0.1 g
Comprato: Coop
Commenti: purtroppo, spesso è il primo latte vegetale che viene provato. Anche io cascai nella sua trappola, lo assaggiai e rimasi sconvolta. Forse qualche anno fa non era zuccherato. Ora il sapore è accettabile, ma essendo zuccherato dovrebbe essere meglio. Essendo zuccherato non si può usare per la cucina salata.

VITAL NATURE Soiabio al naturale

Prezzo: 1,93 € al litro
Ingredienti: acqua, *semi di soia (14%), sale marino. *da agricoltura biologica
Addizioni: Nessuna
Gusto: non il massimo
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 38.3 kcal
Proteine 3.60 g
Carboidrati 0.71 g
Lipidi 2.37 g
Fibre 0.65 g
Sodio <0.04 g
Comprato: Coop
Commenti: la lista degli ingredienti è minimale, il che è un bene. Per fare colazione con biscotti/cereali il sapore è al limite dell'accettabile, per cucinare è ottimo, da bere da sé a me non piace. Il prezzo è piuttosto alto per la corta lista degli ingredienti anche se biologici. Ci sono altri prodotti equiparabili che costano meno.

VITAL NATURE Avenabio al naturale

Prezzo: 2,75 € al litro
Ingredienti: acqua, *avena (14%). *da agricoltura biologica
Addizioni: Nessuna
Gusto: molto buono
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 43 kcal
Proteine 1.40 g
Carboidrati 7.60 g
Lipidi 0.80 g
Fibre 0.80 g
Sodio <0.04 g
Comprato: Coop
Commenti: probabilmente è il latte di avena più facile da trovare, davvero molto buono, mi piace più del latte di riso. Mi viene da consigliarlo a chi deve assaggiare un latte vegetale per la prima volta. Costa davvero tanto però.

MR NATURE Bevanda a base di SOIA e RISO

Prezzo: 1,29 € al litro
Ingredienti: acqua, semi di soia di origine italiana decorticati* (5,43%), riso di origine italiana* (5,32%), olio di semi di girasole* spremuti a freddo, alghe marine (Lithothamnium Calcareum 0,35%), sale marino. *= da agricoltura biologica
Addizioni: Calcio
Gusto: buono, ma non eccezionale
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 50 kcal
Proteine 2.44 g
Carboidrati 4.88 g
Lipidi 2.33 g
Fibre 0.05 g
Sodio 0.024 g
Calcio 120.0 mg
Comprato: D+
Commenti: E' una formula un po' strana essendo metà riso e metà soia, ma a mio parere si rivela un'ottima idea. La parte di riso è utile per dare un buon sapore senza aggiungere zucchero (il che suona un po' come un ossimoro perchè il riso è zucchero... ma ci siamo capiti). Oltretutto è anche arricchito di calcio. Per ora è l'unico latte addizionato non zuccherato che ho trovato. Il costo è anche molto molto basso. Come valori nutrizionali bisogna considerare che le proteine sono quantitativamente un po' inferiori agli altri latti di soia e i carboidrati un po' maggiori, ma sono differenze non così rilevanti. E' anche biologico!
Vince il premio “Migliore rapporto qualità/prezzo” perchè con queste caratteristiche è un buon latte da usare sia in cucina sia per colazione (essendo arricchito di calcio), quindi due prodotti in uno a basso prezzo.

CEREAL Soia al naturale

Prezzo: 1,96 € al litro
Ingredienti: acqua, semi di soia decorticati 7,2%, zucchero di canna grezzo, sale marino.
Addizioni: Nessuna
Gusto: buono
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 47 kcal
Proteine 3.7 g
Carboidrati 2.8 g
Lipidi 2.2 g
Fibre 0.6 g
Sodio 0.06 g
Comprato: Ipercoop
Commenti: come altri della sua specie, lo trovo un prodotto inutile. Essendo zuccherato non è possibile usarlo in cucina perchè tutto verrebbe dolce (e una volta ho mangiato le lasagne con la besciamella dolce... meglio dimenticare), da bere, è buono, ma non è arricchito e visto il prezzo si possono comprare molti altri tipi di latte vegetale di sapore buono e arricchiti con calcio e vitamine.

BIOTREND Drink Soia Naturale

Prezzo: 0,99 € al litro
Ingredienti: acqua, semi di soia interi di origine italiana** (7,5%), sale marino mediterraneo. **da agricoltura biologica
Addizioni
: Nessuna
Gusto: erboso
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 33 kcal
Proteine 3.2 g
Carboidrati 1.0 g
Lipidi 1.8 g
Fibre 0.9 g
Sodio 0.03 g
Comprato: Lidl
Commenti: il prezzo è davvero competitivo con il latte vaccino, gli ingredienti sono pochi e la soia è pure biologica. Per farci colazione bisogna aggiungere dello zucchero, ma per cucinare è davvero una buona scelta.

FATTORIE CERRI Fioretto di riso

Prezzo: 1,49 € al litro
Ingredienti: acqua, riso italiano* 15%, olio di girasole spremuto a freddo*, sale marino. *da agricoltura biologica
Addizioni: Nessuna
Gusto: dolcissimo
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 52 kcal
Proteine 0.70 g
Carboidrati 10.50 g
Lipidi 0.80 g
Comprato: D+
Commenti: è un latte di riso e sapete cosa ne penso (vedi PREMESSA). E' davvero dolcissimo di sapore, quindi buono da bere senza bisogno di zucchero. Non credo sia adatto per cucinare cose salate (besciamella, purè ecc). Il prezzo è contenuto. Un difetto se vogliamo proprio dirlo è che non è proprio una grande emulsione, è molto acquoso.

ENERVIT PROTEIN Soya drink 40-30-30

Prezzo: 2,49 € al litro
Ingredienti: acqua, proteine isolate di soia (3,5%), zucchero di canna, olio di girasole (ad alto contenuto di acido oleico: min. 75%), destrine resistenti (da frumento), stabilizzante: cellulosa microcristallina, gel di cellulosa, fosfato di calcio, aromi, regolatore di acidità: citrato di potassio, sale, addensanti: carragenine.
Addizioni: Calcio
Gusto: poco buono
Valori nutrizionali (per 100ml):
Valore energetico 38 kcal
Proteine 2.8 g
Carboidrati 3.6 g
Lipidi 1.2 g
Fibre 0.9 g
Sodio 0.07 g
Calcio 112 mg
Comprato: Ipercoop
Commenti: Il “40-30-30” viene spiegato nella confezione: “Enervit Protein Soya drink apporta carboidrati proteine e grassi nel rapporto 40%-30%-30% espresso in calorie”. A me non sembra che questo rapporto sia giusto leggendo i valori nutrizionali, ma forse mi sfugge qualcosa, se qualcuno sa, parli. La quantità di calcio aggiunto è strana, di solito si trovano 120mg, mentre qui sono 112mg, chissà perchè. Ma questi sono dettagli... vogliamo parlare del “proteine isolate di soia”?? Come se tutto questo non bastasse, costa uno sproposito. Non ci siamo.