venerdì 30 dicembre 2011

Suoni molesti




Non posso fare alcun tipo di citazione perchè: 
1. non capisco mai bene quello che dicono i Bud 
2. quando capisco quello che dicono, non è mai niente di significativo
3. dovete immaginarmi headbangare tutta fogata quando ascolto i Bud e quindi poco interessata ai testi

Deeee

Per il titolo ho preso spunto dal modo di dire di una amica per indicare le canzoni che non ti lasciano ascoltare altro che loro stesse per innumerevoli volte.
Un'amica con cui ho un'alta delocalizzazione di doppi legami, facciamo proprio una grande densità elettronica insieme :P Benz

Torta di cachi

Ogni anno c'è il solito problema della sovrapproduzione di cachi del nostro albero. Milioni di cachi ci invadono la casa con la loro consistenza molliccia che li rendono poco simpatici a prima vista. Più fai aspettare la loro discesa nello stomaco più si raggrinziscono e ti guardano male, diventando sempre meno simpatici.
Così li regali a destra e a manca!
Ma sono così buoni che bisogna trovare un modo per usarli, così ho provato a veganizzare una ricetta trovata in rete, questa da Menta e Liquirizia.
Ho fatto un po' a modo mio, improvvisando, ma è venuta una torta davvero morbidissima e delicata. Approvata a pieni voti!


Ingredienti:
6 cachi medio-piccoli (400g circa di polpa)
290g di farina 00
10g di amido di mais/maizena
170g di zucchero di canna
50g di olio evo
un pizzico di sale
la buccia grattugiata di mezzo limone
1 bustina di lievito per dolci
una manciata di pinoli

Procedimento:
Con tanta pazienza si cerca di ricavare più polpa possibile dai cachi, sbucciarli mi è risultato impossibile. E' stata una vera roba splatter :D
Si schiaccia la polpa con una forchetta o con un mestolo, si unisce lo zucchero e si mescolano bene. Si aggiungono la scorza di limone, l'olio, il sale.
La farina, l'amido e il lievito si setacciano quindi si amalgamano bene tutti gli ingredienti fino ad avere un composto piuttosto sodo, omogeneo. Ho aggiunto anche una manciata di pinoli nell'impasto, mescolandoli. L'impasto l'ho cotto in una teglia tonda immargarinata, in forno per 30minuti a 180°. Fare la prova stecchino.
Mangiato caldo non è il massimo che i sapori non si sentono bene, trovo sia un dolce più buono il giorno dopo.

mercoledì 21 dicembre 2011

Zucca al pomodoro in padella

Zucca zucca, che buona la zucca! Un amico dei miei ci ha regalato una mega-zucca prodotta dal suo orticello (che produce sempre cose grandiose!) davvero buona. Ci abbiamo fatto un sacco di cose deliziose, di cui ho parlato nei giorni scorsi, ma questa ricetta ancora non l'avevo postata. Buona buonissima


Ingredienti:
polpa di zucca
farina 00
olio evo
salsa di pomodoro
sale

Procedimento:
Le dosi della zucca non so darle purtroppo, bisogna valutare un po' in base alla zucca che abbiamo:(
La polpa della zucca va tagliata a fette non troppo spesse e infarinate con della farina 00, ma leggermente; se in un punto c'è troppa farina va tolta.
Si mettono le fette infarinate in padella con olio piuttosto abbondante, non devono friggere, ma neanche attaccarsi. Si lasciano cuocere a fuoco medio-alto, stando attenti che non si brucino, vanno quindi girate ogni tanto. Si salano un po' e quando la cottura è a buon punto si aggiunge della salsa di pomodoro nella padella, sopra le zucche, si sala nuovamente.
Lasciare sul fuoco finchè le zucche saranno ben cotte, che si sfaldino un po'. Servire calde.

giovedì 15 dicembre 2011

Incarti per regali

Ok dai, scommetto che tutti noi almeno un pacchetto per Natale lo facciamo. O almeno uno in tutto l'anno ci capita di doverlo fare, vuoi un compleanno o una festa speciale.
Io mi sono un po' appassionata ai pacchetti regalo ultimamente, non sono mai stata un gran che a farli, ma per me sono una specie di attrazione, specie se vengono fatte cose molto carine con poco.
Quindi mi sono messa a cercare idee online e ovviamente ne ho trovate tantissime. Ne condivido un po' tra quelle più semplici e che mi sono piaciute di più, magari danno una buona idea a qualcuno.

Innanzitutto adoro fare i pacchetti con carta riciclata, come fogli di giornale, semplice carta da pacchi, carta del pane. Costo zero, si ricicla e trovo che diano anche una certa aria familiare. Inoltre danno anche molte più possibilità di decorazioni, non avendo colori particolari nè disegni. 
Di esempi se ne trovano a milioni su internet:


Immagine presa da "Minieco"

Immagine presa da "Il giorno che vorrei
Immagine presa da "Bugs and Fishes"
Una pagina davvero interessante che ho trovato è quella di "un'idea nelle mani", pacchetti regalo fatti con materiali di riciclo, addirittura vecchi tovaglioli e camicie! Lavoretti davvero carini da cui ho preso spunto per fare il nastro con la carta da giornale e un po' di colore:


E' abbastanza semplice da fare con una macchina da cucire, che, come vi dicevo in un altro post, sono usare davvero poco, ma in questo caso basta solo fare delle cuciture dritte, prima per increspare il foglio di giornale, poi per cucirci il nastro. La carta dell'incarto come si può ben vedere è un foglio di una rivista pubblicitaria.

Un altro link molto interessante con molte idee trovate in rete è questo, dove per prima cosa c'è il tutorial per farsi le coccarde in casa. Io sono impazzita per queste coccarde fai-da-te! Sono simpaticissime e divertenti da fare! Bisogna prenderci un po' la mano, ma non si finisce più di provare a fare coccarde con qualsiasi foglio ci passi per mano! Il tutorial completo lo trovate qui, in inglese, ma è molto molto intuitivo.
Ho fatto coccarde con copertine di giornali (sono bellissime!) con carta colorata fino alle buste dei biscotti! Magari non vengono perfette, ma sono di gran effetto!
Ecco quel che ho combinato con questi spunti



Ma di idee ce ne sono ancora mille! E' che non ho abbastanza pacchetti da fare!!! :P





mercoledì 14 dicembre 2011

Apologia del fascismo


"È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista."


[XII disposizione transitoria della Costituzione Italiana]


Sono stanca dell'ignoranza, del razzismo, del fascismo che dilaga, senza che nessuno dica niente. 
E' reato essere fascisti porca puttana.

E sono anche stanca della gente che fa la pura e dura, criticando chi riesce ancora a stupirsi nella vita, senza voler essere l'ipocrita o il superficiale.
Il mio amatissimo prof del liceo diceva che non è vita senza la meraviglia. Senza meraviglia come si può studiare? Come si può apprezzare qualunque cosa? Come si può disprezzarla? 
Non esiste cambiamento senza la meraviglia.


Quindi stupitevi anche voi del nuovo header troppo emo del blog. Prometto che il prossimo sarà ridicolo.

domenica 11 dicembre 2011

Unspecial



Na nanà nanaaa nanà
Na nanà nanaaa nanà

Perchè la mia, è una vita normale
ed è per questo, che non c'è niente da dire

Na nanà nanaaa nanà
Na nanà nanaaa nanà

[Brunori SAS - Nanà]

E mi va bene così

venerdì 9 dicembre 2011

Crocchette alle lenticchie con zucca o funghi

"O" perchè sono due versioni.
Ho unito queste due ricette (questa e questa) e pensato ad una variante con la zucca, così da fare un piatto invernale. La cottura col cous cous non mi è venuta un gran che, dovrei riprovare.


Ingredienti:
5 patate
240g di lenticchie lessate
70g di polpa di zucca
30g di funghi secchi
80g di cous cous cotto (come impanatura)
1 cipolla
20g di margarina
1 tazzina di latte di soia non zuccherato
olio evo
sale, pepe, noce moscata

Procedimento:
Purè di patate - Pelare le patate, passarle sotto l'acqua e bollirle in acqua un po' salata. Quando molto morbide si scolano. Nella stessa pentola della bollitura si mette la margarina sul fondo e si aggiungono le patate passate; rimettere sul fuoco basso e mescolare vigorosamente, aggiungendo a poco a poco il latte di soia. Salare quanto basta, aggiungere un pizzico di noce moscata.
Versione con la zucca - Pulire la polpa della zucca e tagliarla a cubetti piccoli. Fare un soffritto con olio evo e mezza cipolla, quando sarà un po' appassita aggiungere la zucca. Lasciar cuocere finchè la zucca non sarà morbida, se necessario aggiungere brodo caldo per evitare che si attacchi. A metà cottura aggiungere 120g di lenticchie. Salare e pepare a piacere.
Tritare grossolanamente con un minipimer il composto di zucca e lenticchie e unirlo a metà quantità del purè preparato precedentemente. Mescolare bene e formare delle palline di media-piccola dimensione, passarle nel cous cous cotto come impanatura e cuocere in padella con abbondante olio, altrimenti in forno per 15minuti circa a 200°.
Versione con i funghi - Ammollare i funghi per 10minuti in acqua tiepida. Fare un soffritto con olio e mezza cipolla, unire i funghi ben strizzati. Dopo qualche minuto aggiungere 120g di lenticchie. Salare e pepare secondo i gusti. Far appassire i funghi e le lenticchie, quindi togliere dal fuoco e tritarli. Unire il composto con il purè, fare delle palline, impanarle con il cous cous e cuocerle in olio caldo, oppure in forno per 15minuti circa a 200°.



Con questa ricetta partecipo al mio primo contest: CONTEST LENTICCHIA PEDINA



Pasta ai broccoli

A casa mia anche detta "la pasta della domenica". E non perchè siamo tutti contenti di mangiarla (pre-vegan non mi piaceva un gran che). Ma perchè la domenica mattina mio babbo va nell'orto e torna in casa con qualche verdura, in questo periodo ci sono i broccoli, quindi d'inverno la domenica a pranzo ci tocca sempre la pasta coi broccoli dell'orto :P
Dopo la riscoperta delle verdure, questa pasta mi piace tantissimo. Per cui la propongo. Non l'ho cucinata io ma i miei.


Ingredienti:
320g di pasta corta
un broccolo intero
olio evo
3 spicchi d'aglio
sale

Procedimento:
Pulire il broccolo e lessarlo in acqua non salata. L'acqua va tenuta da parte per poterla usare nuovamente per cuocere la pasta. Quando è pronto il broccolo si scola e si taglia a pezzetti scartando i gambi grossi. Si mette a cuocere la pasta nell'acqua dei broccoli, salandola, intanto si passa i pezzetti di broccolo in padella con olio e aglio. Si scola la pasta un po' al dente e si unisce nella padella coi broccoli, lasciar insaporire, se si vuole aggiungere un po' di peperoncino.


Aggiornamento Dicembre 2012
Partecipo con questa ricetta alla raccolta di Salutiamoci, ospitata questo mese da L'orto di Michelle

giovedì 8 dicembre 2011

Salvaslip lavabili fai-da-te

Era da tanto che volevo smettere di usare salvaslip usa e getta. Ed era da tanto anche che avevo sott'occhio questo tutorial fatto molto bene: tretopini.blogspot.com, ma non mi sono mai cimentata sia perchè non avevo mai usato una macchina da cucire in vita mia sia perchè mi faceva un po' fatica.
Per mia fortuna ho una nonna sarta, piena di macchine da cucire, che è tutta la vita che cerca di insegnare a qualcuno, tra la figlia e le nipoti, a cucire, senza risultati poverella. Ebbene qualche settimana fa, complice l'inesistente voglia di studiare che mi accompagna ormai da quasi due mesi, mi sono offerta come volontaria alla nonna. Ed è stato molto divertente!
Così ho proposto di fare questi salvaslip, ne ho fatti due per prova, che ovviamente sono venuti brutti, essendo la seconda volta che cucivo! Uno l'ho fatto proprio seguendo il tutorial, gli altri li abbiamo fatti con un metodo più semplice della nonna, ovvero senza stare a rigirare la stoffa, ma cucendo i bordi con lo zigzag. Sono meno eleganti e bruttini, ma non danno fastidio le cuciture, per cui mi va bene così.


Ho usato un vecchio asciugamano e per il fuori due stoffe di cotone, scampoli che aveva la nonna in casa. Non serve assolutamente per questi salvaslip usare il PUL, stoffa impermeabile che è difficile trovare e dai costi alti, usati giustamente per gli assorbenti veri e propri lavabili.
E' una buona idea prendere la misura della mutanda per mettere i bottoni, perchè mettendoli senza misura a me uno è venuto troppo largo e sulla mutanda non stava ben fermo. Facilmente risolvibile appunto con questa accortezza in modo che la chiusura sia stretta sulle mutande.
Per i bottoni abbiamo usato quelli semplicissimi a clip cuciti a mano, questi:


Li ho provati durante la mestruazione accoppiati alla mooncup, per le piccole perdite, e funzionano alla grande! Se si usa un asciugamano non tanto spesso, vengono molto sottili e non danno fastidio, non sono appiccicosi (bleah che odio l'appiccicume), non puzzano, ne uso uno al giorno e io sono decisamente felice!
Certo bisogna averne a disposizione almeno 5-6 per i giorni del ciclo, ma non ci vuole molto a farli nè come tempo nè come materiali.
Si lavano esattamente come le mutande, in lavatrice alla stessa temperatura!
Sono anche simpatici perchè si chiudono su stessi, così da poterli mettere in borsa o in un cassetto.


Invito a non essere vagabonde come me che ha aspettato tanto per provarci!

lunedì 5 dicembre 2011

Spezzatino di seitan con funghi

Ricetta banalissima, però funghi e seitan sono un'accoppiata vincente.
Probabilmente è l'accostamento più immediato della cucina, la consistenza è simile e i sapori si sposano. Anche l'aspetto è simile, il seitan frega sempre i miei commensali che cercano di rubarmi solo i pezzetti di funghi, ma a volte si beccano il seitan :P
Banalissimo ma sempre buono :D 


Ingredienti:
150g di seitan fresco
100g di funghi (io per comodità uso quelli surgelati)
1 cipolla
2 spicchi d'aglio
olio evo
sale e pepe

Procedimento:
Si prepara un soffritto con olio, cipolla tritata e i due spicchi d'aglio. Quando la cipolla sarà appassita si aggiungono i funghi, infine il seitan tagliato a dadini o pezzetti irregolari. Lasciare sul fuoco ad insaporire per almeno 5-10 minuti. Salare e pepare a piacere.

mercoledì 30 novembre 2011

Followed you around the room



If I had the time 
I'd stop the world and make you mine 
And everyday would stay the same with you 
[...]
Let me fly you to the moon 
My eyes have always 
Followed you around the room 
Cos' you're the only 
God that I will ever need





[Noel Gallagher - If I Had  a Gun]
Chiudete un occhio per il mio debole per i fratelli Gallagher. 
Questa canzone è diventata un'ossessione, ascolto solo questa da giorni a ripetizione, ma il testo mi tocca personalmente.

domenica 27 novembre 2011

Pasta alla contadina

Cosa abbia di contadina questa pasta non lo capisco, ma qua lo chiamiamo così.
Condimento per la pasta semplicissimo, per quando non si hanno idee.


Ingredienti:
360g di pasta
un rametto di rosmarino
2 spicchi d'aglio
olio evo
una confezione di panna vegetale
passata di pomodoro
sale e pepe

Procedimento:
Fare un soffritto con abbondante olio, rosmarino e aglio, serve per far insaporire l'olio. Quando l'olio è caldo togliere il rametto di rosmarino e l'aglio, far raffreddare un po' fuori dal fuoco l'olio, quindi aggiungere tutta la panna da cucina vegetale della confezione. Mescolare bene rimettendo il pentolino sul fuoco basso, ora si aggiunge della polpa di pomodoro, ne basta poca, giusto per dare il colore rosato e un po' di sapore. La quantità è relativa ai propri gusti. Salare. Quando comincia a sobbollire è pronta, si spolvera di pepe, si mescola un po' e la usiamo come condimento per la pasta.


Consiglio di usare la pasta corta, qualsiasi tipo, nonostante nella foto ci siano delle tagliatelle (vegan, della DelVerde), che infatti si sono risultate poco compatibili, il condimento è un po' pesante e le paste lunghe tendono ad "appiccicarsi" tra di loro.

giovedì 24 novembre 2011

Veghella

Immancabile.
La ricetta che uso e che non ho mai cambiato perchè mi ci trovo bene è questa. L'ho un po' modificata per mie esigenze di gusto e di praticità (certi passaggi mi stava fatica farli).
A me viene granulosa perchè non ho un mixer adatto a tritare finemente le nocciole, serve qualcosa di più potente o con lame più fitte e taglienti. Ma i "bricioli" di nocciola non mi dispiacciono, quindi per me non è un problema.


Ingredienti:
150g di nocciole
140g circa di cioccolato fondente
130g di zucchero
120ml di latte di soia
2 cucchiai di olio evo

Procedimento
Se vi danno fastidio le buccette delle nocciole, dovete tostarle e toglierle o comprarle già sbucciate, altrimenti fate come me e le lasciate. Si tritano le nocciole con lo zucchero, a lungo, deve venire più sminuzzato possibile e quasi una pasta, abbiate fiducia e vedrete che a forza di tritare il composto si compatterà un po'.
Intanto si fa sciogliere il cioccolato fondente a bagno maria, quindi quando è tutto sciolto si uniscono tutti gli altri ingredienti nel pentolino del cioccolato, mescolare bene e lasciare sul cuoco basso per 4-5 minuti.
A questo punto la veghella è pronta, si versa in un barattolo abbastanza capiente e si lascia raffreddare.
Spalmatela in ogni dove e gustatevela :D Da conservare in frigorifero!

martedì 22 novembre 2011

Finocchi ripieni con crema di ceci

Ho trovato la ricetta in uno di quei libretti monotematici sfigati di cucina che ha collezionato mia nonna. Ci ho trovato un paio di ricette vegan 100% e altre facilmente veganizzabili, non avrei mai pensato.
Ricetta facile, un po' lunga la preparazione, ma un buon modo per mangiare in modo diverso i finocchi (ora in casa mia ne mangiamo una quantità industriale che così posso dare gli scarti della pulitura alle coniglie che ne mangerebbero quintali!)


Ingredienti:
4 finocchi
200g di ceci cotti
1 spicchio d'aglio
olio evo
succo di limone
sale e pepe

Procedimento:
Si puliscono i finocchi ma si tagliano solo in due e non in quattro come si fa di solito. Si lessano in acqua leggermente salata. Intanto si fa la crema di ceci, che si tratta di hummus senza prezzemolo. Nella ricetta usano i ceci secchi, ammollati per 10 ore, cotti con rosmarino e timo. Io avevo dei ceci cotti avanzati e ho usato quelli. Ovviamente coi ceci secchi la crema sarà più saporita, ma se si usano i ceci in barattolo non morirà nessuno.
Si passano i ceci nel mixer insieme allo spicchio d'aglio, l'olio a filo, il succo di limone, sale e pepe. Si aggiungono gli ingredienti a seconda del gusto che vogliamo raggiungere, a me ad esempio piace con tanto succo di limone.
Quando i finocchi saranno pronti, si scolano e lasciano raffreddare un po', poi con un cucchiaio o un coltello si svuotano un po' nel centro, dove poi andrà messa la crema di ceci. Le parti di finocchio tolte si frullano anch'esse nella crema di ceci, che a questo punto è pronta.
Si sistemano 1-2 cucchiai di crema nell'incavo dei finocchi. Si sistemano in una teglia da forno, un filo d'olio e pan grattato. Far cuocere a 180° per 20 minuti, in questo modo saranno leggermente cotti, se si vogliono ben gratinati abbondare col pan grattato e cuocere per almeno 35 minuti.

lunedì 21 novembre 2011

4. Charlie Nicholson

"Uscimmo insieme per due anni, e per tutto il tempo io mi sentii come se fossi in piedi su un costone pericolosamente stretto. Non potevo mai mettermi comodo, se capisci cosa voglio dire; non c'era posto per stendersi e rilassarsi. Mi scoraggiava la banalità del mio guardaroba. Dubitavo delle mie capacità amatorie. Non riuscivo a capire cosa ci trovasse in quel tizio della pittura arancione, anche se me lo aveva spiegato mille volte. Mi preoccupavo perchè ero convinto che non sarei mai stato capace di dirle niente di interessante o di divertente su un qualsiasi argomento. Temevo gli altri uomini che frequentavano il suo corso di design, e mi convinsi che mi avrebbe lasciato per mettersi con uno di loro. Mi lasciò per mettersi con uno di loro."

[Nick Hornby - Alta Fedeltà]

Questa è la fine che farò, porca p****na.
E io non voglio, non voglio, non voglio.

E' così vero che mi tranquillizza sapere di non essere l'unica.

Torta zebrata

Questa torta è davvero una figata. Ho usato la ricetta di Cesca*QB, questa. Tra l'altro è un blog davvero bello, spulciatelo perchè merita! Come al solito gustatevi soprattutto le foto (stupende) della ricetta originale perchè le mie come sapete fanno pena, nonostante mi impegni.
Insomma dai, è una torta zebrata! E pure buonissima!!
Da fare assolutamente, il procedimento sembra complicato, ma non lo è nella pratica.


Ingredienti:
90g di gel di semi di lino come sostituto delle uova (200ml di acqua e 30g di semi lino: a me ne sono venuti solo 50g e ho usato solo quelli, la torta è venuta bene lo stesso)
200g di zucchero di canna
300g di farina 00
250ml di latte di soia
200ml di olio evo
1 bustina di vanillina
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
3 cucchiai di cacao amaro

Procedimento:
Innanzitutto bisogna preparare il gel di semi di lino. Si scaldano 200ml di acqua con 30g di semi di lino (si trovano davvero facilmente ormai, sono una manna dal cielo, e il gel preparato in questo modo si può usare come gel per capelli, funziona alla grande) in un pentolino, mescolare bene per tutto il tempo, quando arrivano a bollore mettere il fuoco al minimo per ancora 5-6 minuti. Quindi filtrare con un setaccio a maglia fitta. E' un lavoraccio, la parte che odio di più, perchè questo gel è davvero inseparabile dai suoi amati semini, bisogna star lì a mescolare col cucchiaio i semini, a schiacciarli verso il setaccio e avere un po' di pazienza. Poi il gel saprà ripagare i vostri sforzi.
Il gel fa un po' schifo, sembra proprio MOCCICO del naso, ahah, è davvero esilarante il gel di semi di lino. Però ripeto non fate lo sbaglio di avere preconcetti e fidatevi.

Quindi, si prende una ciotola grande e si pesa, servirà dopo per fare la tara e dividere in due l'impasto. Segnatevi il peso!
Con la frusta elettrica mescolare bene il gel di semi di lino con lo zucchero, si deve sciogliere lo zucchero. Mentre si continua a frullare si aggiungono a filo il latte e l'olio.
In un'altra ciotola si setaccia la farina, il lievito e la vanillina, e poi si aggiungono a pioggia nella ciotola degli ingredienti liquidi. Si aggiunge un pizzico di sale. Mescolare bene, io qui ho usato un mestolo, ma poi per togliere i grumi le fruste elettriche sono ottime. Deve venire un impasto liscio, omogeneo, piuttosto denso, ma fluido, non una pasta che si può modellare.
Ora l'impasto va diviso a metà, quindi si pesa la ciotola con l'impasto, si toglie la tara pesata all'inizio e si divide per due. La cifra che verrà fuori è quella che va tolta e messa nella seconda ciotola. Così si avranno due impasti uguali in ciotole diverse. In una delle due si aggiungono i 3 cucchiai di cacao, attenti a non fare grumi e siccome la consistenza di addenserà leggermente, bisogna aggiungere un goccio di latte. I due impasti devono avere la stessa consistenza, questo è il punto cruciale.

Scegliete la tortiera, oliatela/immargarinatela e infarinatela. Come dice bene Cesca*QB, se usate una tortiera in silicone, posatela subito su una teglia da forno, perchè poi non potete rischiare di muovere tutto l'impasto per metterla in forno.
Versate due cucchiai dell'impasto bianco sul centro della tortiera, poi 2 cucchiai di quello al cacao, sempre al centro, sopra quello bianco. Continuate così alternando i due impasti, si formeranno dei cerchi concentrici o quasi, che allargandosi copriranno tutta la superficie della tortiera, fino alla fine degli impasti.
Infornare per 40 minuti a 180°C. A me è gonfiata troppo e si è crepata, ma io e i miei familiari la mangiamo lo stesso :P
Fate la prova stecchino e buon appetito!

domenica 20 novembre 2011

Crema di zucca

Anche questa una ricetta di stagione, una bella minestra/zuppa calda che con questo freddo ci sta proprio bene. La riuscita di questa ricetta dipende essenzialmente dalla qualità della zucca essendo praticamente l'unico ingrediente a dare il sapore. Se la zucca non è molto buona si può aggiungere più patate.


Ingredienti:
1 zucca
1 patata
1 cipolla
brodo vegetale
olio evo
rosmarino
pane vecchio
sale e pepe

Procedimento:
Si fa un soffritto in una pentola dai bordi alti con olio, cipolla, degli aghi di rosmarino, la polpa di zucca tagliata a dadini e la patata cruda anche questa tagliata a dadini. Si lasciano sul fuoco alto finchè la zucca e la patata saranno morbide, la zucca ci metterà molto meno, ma se comincerà a sfilacciarsi non c'è da preoccuparsi, tanto dopo bisognerà passare tutto. Per evitare che si bruci il fondo si aggiunge del brodo vegetale caldo, non abbondate troppo però, altrimenti poi la crema potrebbe venirvi troppo liquida.
Quando anche la patata sarà abbastanza morbida, si trita tutto o col passaverdura o con un minipimer, aiutandosi con il brodo per trovare la consistenza preferita, a me ad esempio piace non troppo liquida. Si sala e pepa e si lascia cuocere per qualche minuto.
Intanto si taglia delle fette di pane vecchio, che si tagliano a loro volta in dadi o pezzetti grossolani, si passano in padella con un po' di olio, quando dorati sono pronti.
Servire la crema di zucca calda accompagnata con il pane fritto.

Lei è morta


"Morire è solo un modo 
particolarmente esatto 
di invecchiare."


[Mr Gwin - Alessandro Baricco]

sabato 19 novembre 2011

Risotto zucca e porri

Ricetta di stagione e buona buona.
I porri sono una goduria, una grande scoperta per me neo-vegan che mangiava la metà della verdure di adesso.


Ingredienti:
riso (una manciata per persona)
1 zucca
2 porri
brodo vegetale
sale pepe

Procedimento:
Pulire la zucca e tagliare la polpa a dadini. Fare un soffritto in una pentola dai bordi alti con olio, porri tagliati fini e i dadi di zucca. Far appassire i porri e ammorbidire la zucca, se necessario aggiungere un po' di brodo vegetale, ma poco.
Aggiungere il riso nella pentola e lo tosto per pochi minuti, dopo di che si aggiusta di brodo in modo da cuocere il riso, mescolare bene per non fare attaccare al fondo, salare e pepare a piacere.

mercoledì 16 novembre 2011

Zuppa di cavolo nero con farro

Un bel piatto unico questo, con fagioli, farro e cavolo nero, c'è davvero tutto, proteine, carboidrati e verdure.

Dovete sapere che il cavolo nero è la mia verdura preferita, in assoluto. Roba più buona non c'è. Quindi se non ne avete mai sentito parlare o non lo avete mai assaggiato, beh, cercatelo e mangiatelo.
Io sono fortunata che mangio quello dell'orto, ma non è mai abbastanza per i miei gusti, così ogni anno dico a mio babbo di metterne di più, finchè ormai l'orto in questo periodo è PIENO di cavolo nero! XD
Da mangiare dopo la prima gelata, che diventa più tenero e buono. D'inverno si mangiano le foglione, con cui si fanno le zuppe, la minestra di pane, il pesto e in primavera si usano i ributti per mangiarli in insalata, mamma mia che buoni.


Ingredienti: (dose abbondante per 4 persone)
Cavolo nero, 5-6 foglie
2 spicchi d'aglio
350gr di fagioli
300gr di farro
fette di pane arrostito
olio evo
sale e pepe

Procedimento:
Si mettono a mollo i fagioli almeno 10 ore e poi si cuociono, noi abbiamo usato i fagioli scritti della zona di Lucca.
Si puliscono le foglie di cavolo nero, si tagliano a strisce e si mettono ad appassire in un soffritto con l'aglio e l'olio. Meglio fare il soffritto in una pentola dai bordi alti.
Quindi si versano i fagioli con l'acqua di cottura, si aggiusta di sapore con sale e pepe, si lascia cuocere per almeno mezzora, meglio se di più e a fine cottura si aggiunge il farro.
Il farro tenderà ad assorbire tutta l'acqua di cottura, per cui come a noi verrà una zuppa bella densa, se la preferite liquida o si prepara del brodo vegetale per aggiungere o si omette il farro.
Si serve ben calda, sopra una fetta di pane arrostito.

Dopo un bel piatto di questa zuppa, vi sfido a mangiare altro!

lunedì 14 novembre 2011

Nonno Duilio

Ieri sera si è addormentato e non si è più svegliato.
Nel suo letto, come avrebbe voluto.
Come desiderava da tanto. Un uomo umile che non aveva più voglia di arrancare in questo mondo, e che il tempo però non pareva dargli retta.
Viveva aspettando, davvero come se tutto fosse per l'ultima volta, sperandolo.
E' sempre rimasto così lucido, forse esserlo fino alla fine dev'essere doloroso, riuscire a ricordarti tutto, non poter perderti per qualche momento nella nebbia, ma ricordarti sempre da quanti giorni sei rimasto senza una moglie.
Sono grata di poterlo ricordare così però, che egoismo.
E' il mio esempio della costanza e della risolutezza, senza tanti fronzoli, puro, trasparente. Un contadino di quei tempi, quelli veri, che conoscono il loro territorio e che amano la terra. Il giardino e l'orto che ho dietro casa l'ha fatti lui, i terrazzamenti, pietra per pietra, le recinzioni, gli scalini, giorno per giorno li ha costruiti e mantenuti.
Era davvero piacevole vederlo lavorare, mettere da parte i semi per il prossimo anno, fare la resta degli agli e cipolle, vangare tutto l'orto da solo ed era un gioco mettersi tutti insieme a sgranare i piselli.

Quando mi vedeva mi diceva "Oh c'è la Morina" e mi piaceva tanto.

Il mio rispetto per la natura e i frutti della terra li devo gran parte a lui.

domenica 13 novembre 2011

Ballotte

La castagne sono buone in tutti i modi, un frutto che meriterebbe il nobel per la versatilità.

Le ballotte, non so se si chiamano così anche nel resto dell'Italia, sono semplicemente le castagne intere bollite, da mangiare sbucciate, quando sono ancora caldine.


Ingredienti:
castagne intere
acqua
sale
rametti/semi di finocchio

Procedimento:
Bollire le castagne nell'acqua leggermente salata, insieme a dei rametti o semi di finocchio selvatico. I tempi sono molto lunghi, vanno lasciate bollire almeno 2ore, meglio 3. Se avanzano si possono lasciare ammollo nell'acqua di cottura in frigo.


PS: stavolta vi ho proprio risparmiato la mia foto, che non c'è stato verso di riuscire a fare qualcosa di decente! Sigh!

venerdì 11 novembre 2011

Paris

Ebbene sì sono da poco tornata da Parigi! Fuga culturale necessaria per colmare l'indicibile mancanza di non aver mai visitato il Louvre.
Una manciata di giorni per consumare le scarpe percorrendo kilometri tra gallerie, musei e scalini. Specifico scalini perchè quel disgraziato del mio ragazzo non ha voluto prendere l'ascensore per salire sulla torre Eiffel e mi ha dato un ultimatum o le scale o niente torre. E così ci siamo fatti 670 scalini all'andata e 670 al ritorno...
La città è bella ma i musei sono meravigliosi, sono contenta di aver fatto questa mangiata di arte, di aver trascorso dei giorni di vacanza, con il costringi-scale del mio ragazzo.

Ma ora passiamo alla parte interessante/utile. Dove mangia un vegan a Parigi??
Come consiglio basilare quando dovete andare in qualche città straniera è sempre bene cercare prima dei posti vegan-friendly, i siti che consiglio sono: 


Io avevo fatto una cernita abbastanza ampia di posti, in base alle mie/nostre esigenze, che sostanzialmente erano che costassero poco e non fossero lontani dal centro. Ne ho provati pochi purtroppo perchè sono stata abbastanza sfigata, uno l'ho trovato chiuso/morto, un altro ho beccato giustamente il giorno di chiusura:(
Comunque non è così difficile sopravvivere a Parigi. Innanzitutto una buonissima notizia, si può fare colazione con i croissant! Come gentilmente segnalatomi da una guida i croissant tradizionali venivano fatti con la margarina invece del burro, l'acqua e senza uova , per cui vegan! Difatti ogni tanto si trovano delle boulangerie (panetterie/pasticcerie) che hanno più tipi di croissant, quelli Beurre (col burro) e quelli Ordinaire (tradizionali). Individuata una boulangerie vicino al mio albergo, ho chiesto se effettivamente c'erano uova e burro ed erano vegan, va da sé che ho fatto scorpacciate di croissant!
Quindi la colazione è andata e non mi pare per niente poco, considerate le infime probabilità di trovare una colazione vegan nei bar italiani...

Maoz Vegetarian


A pranzo noi avevamo necessità di un pasto veloce, non impegnativo, non da sedersi in qualche ristorante, un panino o cose così. Il Maoz Vegetarian si è rivelato perfetto in questo senso. Questo il sito. E' una catena di fast food vegetariana con l'ingrediente principale il falafel. Le verdure e le salse da mettere nel panino sono selfservice, per cui non bisogna star attenti a quel che ci mettono. E sono buonissimi!
Il costo è alto, per un panino grande si spende sui 5-6 euro, la scelta alla fine è poca, ci sono 2-3 tipi di panino, ad esempio quello con verdura e falafel e basta, quello con l'hummus, quello con anche le melanzane. Fanno anche patatine fritte. Sono comunque dei locali in pieno centro, i prezzi sono adeguati con il resto della zona. Una cosa, non ci sono posti a sedere, mai, perlomeno nei due maoz di Parigi, tocca mangiare per la strada in modo precario.
Consigliato vivamente.

Si trovano poi ovunque panini fatti con le baguette in tutti i modi, che sinceramente ispirano anche parecchio. Ma occhio perchè sono piccole trappole, una volta ho chiesto ad un tipo di farmene uno vegetariano senza formaggi vari, ma è stato un fail, infatti la maionese c'era lo stesso. In un altro posto invece sono stata più esplicita ed è andata bene.
La città è PIENA di locali di cucina straniera; cinesi, turchi, pakistani, greci, giapponesi ecc ecc... Dove spesso si riesce a mangiare vegan senza tanti problemi. L'unico problema è la lingua se come noi due che non sapevamo un'acca di francese. A cena ho quasi sempre mangiato in posti come questi, specialmente cinesi o pakistani/indiani, una comoda vaschetta da mangiare in camera. Riso con verdure varie o spaghetti di soia. Dal pakistano diventato subito di fiducia avevano dei fagioli e delle lenticchie davvero formidabili!


Loving Hut
Questo è l'unico posto vegan che sono riuscita a provare degnamente. Siamo andati a cena in questo locale davvero carino, è intimo, accogliente e il cameriere di una gentilezza incredibile. Tutto vegan, il menu è abbastanza vario, ma con piatti ricercati, etnici, non francesi insomma. Appena ti siedi ti portano una bottiglia di acqua del rubinetto che non fanno pagare, i prezzi sono medio-alti, ma non facendo pagare il coperto e l'acqua non viene una spesa eccessiva. Noi abbiamo preso 2 antipasti, 2 piatti principali e 2 dolci, spendendo 22 euro a testa. C'è un piccolo banco dove vendono prodotti vegan come salsicce, formaggi, snack e anche vitamina B12!
Quello che abbiamo mangiato era tutto buono, non spettacolare, ma si esce dal ristorante sicuramente molto soddisfatti, i dolci sono molto buoni, probabilmente vale la pena anche assaggiare qualche bevanda.



Questi i posti che mi ero segnata per la sopravvivenza vegana:
Grand appetit Vegan
Green garden Vegan Un po' fuori città
- Saveurs veget halles
- Soya
- Tien Hiang
- Oh bio! - CHIUSO
- Au grain de folie
- Veggie
- Voy alimento Un negozio che fa anche da ristorante
- Le vegetarien

giovedì 10 novembre 2011

Sono una mamma-coniglia

Sono magnifiche :D

Vorrei stare tutto il giorno a guardarle, stare con loro.
Sono piaciute subito a tutta la famiglia, ormai è già coniglio-mania :P
I loro nomi ufficiali allora sono Rucola (la signorina a destra) e Lenticchia (la signorina a sinistra)


venerdì 28 ottobre 2011

Le Niglie!

Sono arrivate!
Le due conigliette sono arrivate stasera a casa! Sono andata a prenderle e ci siamo fatte un bel viaggetto insieme.
Ora sono nel recinto, grazie anche alle temperature tornate clementi che non mi fanno stare in pensiero.

Devo trovarle i nomi, aiuto!

Proposte:
- Altea e Dafne (nomi preziosi)
- Altea e Cassia o Cassiopea
- Rucola e Lenticchia
- altro

A presto qualche foto, oggi non ne ho fatte che era buio ormai, sono così belle!!

lunedì 24 ottobre 2011

Castagnaccio

Dolce toscano a base di castagne, come si intuisce dal nome. Bello autunnale sia nei sapori che nei colori.
Senza zucchero ma con tanta frutta secca.


Ingredienti:
500g farina di castagne
acqua q.b.
olio evo
pinoli
noci
rosmarino (facoltativo)
uvetta (a me non piace, quindi per me senza)
sale

Procedimento:
Le dosi sono quelle che facciamo a casa, per una teglia grande, che prende tutto il forno. Niente di più semplice, si aggiunge acqua alla farina finchè non viene un impasto piuttosto liquido ma che fa un po' di nastro. La dose precisa dell'acqua non ce l'ho, ma in genere se ne usa più di 500ml per 500g di farina.
Si aggiungono un goccio di olio, pinoli e noci (eventualmente aghi di rosmarino), lasciandone un po' per metterle sopra il castagnaccio e un pizzico di sale, mischiare bene.
Ungere la teglia con olio abbondante, versare l'impasto del castagnaccio che essendo piuttosto liquido riempirà senza problemi la teglia, decorare con pinoli e noci e passare l'olio a filo sulla superficie dell'impasto.
Cuocere in forno a 200° per almeno 30minuti, valutare la cottura, in genere deve essere ben cotto, non troppo molle.

A volte è difficile da digerire, soprattutto se la farina non è buona o un po' vecchia e se abbiamo mangiato troppo prima, a volte mi succede, ma il gioco vale la candela :P

sabato 22 ottobre 2011

Finocchi gratinati

Ricetta incredibilmente buona... ne mangerei all'infinito!
E sono rimasta all'oscuro di questa bontà fino a poco più di un anno fa, diamine!!! L'ho mangiata a casa del mio ragazzo, cucinata da sua mamma che si impegna un sacco a farmi mangiarini squisiti vegan, una gran donna!
Mi ha stupito molto perchè non pensavo che i finocchi lessati potessero mai piacermi... e invece sono diventata dipendente. I finocchi sono una di quelle tante verdure che mi piacciono crudi e basta, sarà predisposizione familiare ma a casa li mangiamo crudi o nelle insalate. Come anche le carote, i cavolfiori, i broccoli, i piselli, i fagiolini, li adoro solo crudi!


Ingredienti:
finocchi
olio evo
pan grattato
sale

Procedimento:
Pulire i finocchi e lessarli in acqua un po' salata. Versare l'olio sul fondo di una teglia da forno, senza essere troppo parchi, sistemare i finocchi lessati e tagliati in modo che non siano pezzi troppo spessi, salarli, cospargerli di pan grattato e un altro po' di olio. Cuocere in forno a 200-220° fino a doratura.

Purtroppo con le foto siamo tornati a livelli infimi

venerdì 21 ottobre 2011

Patè funghi e panna + melanzane e olive

Per il mio compleanno ho voluto svecchiare gli antipasti, basta coi soliti crostini con sugo di funghi e hummus!
Così io e mia mamma ci siamo inventate una salsetta per una. Entrambe molto buone, anche se un po' contrastanti tra di loro.

Patè n° 1: funghi e panna (by madre)


Ingredienti:
funghi (noi abbiamo usato quelli surgelati)
panna da cucina
olio evo
aglio 
sale

Procedimento:
Scongelare/cuocere i funghi sul fuoco insieme a un po' di olio e uno o due spicchi d'aglio. Tritarli sommariamente, quindi rimetterli sul fuoco aggiungendo la panna a piacere. Condire con olio.

Patè n° 2: melanzane e olive (by me)


Ingredienti:
melanzane
olive (io per far prima ho usato quelle denocciolate e già condite, piccanti)
prezzemolo
aglio
olio evo
sale
pepe

Procedimento:
Tagliare a cubetti le melanzane e cuocerle a lungo in una padella con dell'olio. Lasciarle raffreddare, quindi unire tutti gli ingredienti e tritare con un mixer. Aggiungere olio a filo fino ad avere la consistenza desiderata. Prezzemolo, aglio, sale e pepe si aggiustano a seconda del proprio gusto.
Per un effetto più carino finale è meglio usare le olive nere, io ho usato quelle verdi perchè non ci avevo pensato!

Buoni i crostini!! (Incredibilmente per la prima volta le foto sono guardabili!)

domenica 16 ottobre 2011

Tentativi

Efforts. Tentativi.
Questo è il mio blog.

Ho voglia di specificarlo. Il blog fa schifo e non ha niente di speciale, nè per i contenuti nè per nient'altro. Non mi aspetto niente, mi va solo di scrivere e magari aiutare o dare uno spunto a qualcuno che lo trova con chissà quale ricerca.
Mi rispecchia; anche io non ho niente di speciale, ma spesso non ho paura di provarci. Ovviamente a volte va bene e a volte va male.

Bisogna tentare.

domenica 9 ottobre 2011

Compleanni e censimenti


Buon compleanno a me e buona compilazione del censimento a tutti voi!


Mega-pranzo vegan con la famigghia con cibi sfiziosissimi, fosse sempre il mio compleanno!



giovedì 6 ottobre 2011

Adozione

E' tanto tempo quindi che penso ad adottare un animaletto, ma vivendo con i miei, che si sono stancati di avere animali in giro per casa, ho sempre rimandato la questione. Inoltre tempo fa mi facevo molti problemi riguardo il cibo, ovvero un gatto sarebbe stato facile da adottare, ma non avrei mai accettato di dargli scatolette con chissà quale scarto di allevamenti intensivi e di animali che per scelta ho deciso di non mangiare io stessa. Gli alimenti vegetali per cani e gatti non mi convincevano e c'era anche un fattore economico a giocare in questo caso, purtroppo ma è così, non ho uno stipendio e in casa mia non navighiamo nell'oro.

Mi è così cominciata a rigirarmi per la testa l'idea di adottare un coniglio, che essendo erbivoro mi rilassa totalmente dal punto di vista alimentare. Sono mesi che spulcio siti con informazioni sui conigli da adottare e il progetto è fattibile. La sistemazione mi turbava un po' perchè tenerlo in casa è la soluzione migliore per lui, avendo sempre a disposizione spazio e persone con cui socializzare, oltre che temperature adeguate. Ma ai miei non va, per cui devo ripiegare sul giardino, che va bene uguale mi dicono, solo che bisogna starci più attenti, sia per la salute (freddo, caldo, intemperie) che per un fatto di solitudine (d'inverno o sotto la pioggia non si va molto in giardino...).
Ho quindi contattato lavocedeiconigli.it (che il sito è davvero un bellissimo lavoro per l'informazione sui conigli) e mi hanno detto che si può fare e per la solitudine si può risolvere prendendo una coppia.

Sono emozionatissima, mi sembro scema, ma tant'è. E' da così tanto che ne parlo che sto contagiando tutti! Ormai i miei si stanno abituando all'idea e cercano di aiutarmi, lo stesso il mio ragazzo che sembra incuriosito e divertito (è un tipo molto diffidente con qualsiasi animale). 
Sto cercando di pensare e organizzare tutto nei minimi dettagli. In giardino ho a disposizione (con l'assenso dei miei) molto più spazio di quel che credevo! Ieri ho misurato e sono 3mt x 10mt (ne consigliano minimo 2 x 2); devo costruire un recinto con una rete alta e che copra anche il sopra. La rete ce l'ho, mi mancano paletti. Se domani non viene il diluvio universale, da rendere il giardino una melma, sabato voglio montare il recinto!
Per la casa coibentata uso quella del mio vecchio cane, Terry, che molto grande e robusta, ben messa. E' da pulire e da sistemare dei dettagli, ma mio babbo ha detto che mi aiuterà:)
Le lettiere penso me ne bastino due e ce l'ho, il pellet (come assorbente per la lettiera) lo compro nei supermercati che non costa tanto. Mi servono gli abbeveratoi a goccia, così che l'acqua non si sporca a stare all'aperto nè evapora, ma si trovano facilmente nei negozi per animali.
Devo pensare un po' a come fare per il fieno/erba che è l'alimento principale dei conigli. Il mio giardino purtroppo di erba ne fa poca e prima di vederne un po' devo aspettare primavera, ho però intorno casa dei campi a olivi dove l'erba non viene tagliata, pensavo di strapparla da lì che non è trattata, oppure portarli a fare una passeggiatina con il guinzaglio (che ridere e che bello!). I miei addirittura mi vogliono far fare il fieno da me, ma non mi sento in grado e non so se viene un buon lavoro, oltre a non sapere se ho sempre il tempo di farlo.
Dovrò comprarlo inizialmente il fieno per evitare errori, vicino casa mia c'è anche un maneggio (purtroppo), potrei andare a chiedere se mi vendono un po' di fieno per cavalli o se mi dicono da chi lo comprano. Le verdure non mi preoccupano minimamente, posso dare loro i prodotti dell'orto o comprare verdura bio se c'è carenza in casa.

Forse dimentico qualcosa, chiederò a AAE Conigli che sono anche in Toscana, per l'adozione e spero che mi diano consigli per non sbagliare, ma mi sembrano tutte associazioni serie e quelli con cui ho già parlato mi hanno aiutato molto.
Voglio davvero dare una mano a questi batuffoli orecchioni, spero di riuscire in questa avventura!

sabato 1 ottobre 2011

Sedia to tavolino

Mi piace molto il ri-uso degli oggetti. Dare un altro scopo, ad un oggetto, diverso da quello originario per me è geniale.
Mio nonno materno è abbastanza bravo in questo genere di cose, faceva (ora è un po' acciaccato) lavoretti piccoli, ma con impegno ed ingegno. In camera mia ho almeno quattro mobiletti e scaffali costruiti da lui con materiali semplici e a volte ri-usati.
Spero di dare qualche buona idea a qualcuno che si ritrova delle vecchie sedie da poter rinnovare o semplicemente uno spunto per inventare qualcosa di nuovo!


In camera ho questo tavolino (foto sopra) da anni ormai, non so se riuscite ad immaginarvela, ma è una sedia rigirata, con lo schienale tagliato. Si vedono infatti le quattro gambe robuste bianche, che svolgono ancora la funzione di scheletro e delle giunzioni tra le gambe che erano i poggia-piedi. Le quattro giunzioni delle gambe in basso, vicino alle ruote, creano un quadrato, che era quello dove appoggiava l'impagliatura della sedia.
Insomma mio nonno ha preso questa vecchia sedia, ha tagliato lo schienale e tolto l'impagliatura. Ha verniciato di bianco e ha montato due assi di legno, una sopra i due ex-poggia-piedi e una più grande sulle quattro gambe. Poi va beh, le ruote sono un vezzo. Mio nonno metterebbe le ruote a tutto :P
E' resistente e anche carino a mio parere. Penso che non sia un lavoretto così complicato, certo un po' la mano bisogna averla, ma mi sembra fattibile anche per i principianti (inclusa me!).


Sotto invece un altro mobiletto fatto da mio nonno più o meno sullo stesso stile. Questo però invece di farlo partendo da una sedia, ha usato un vecchio comodino con uno sportellino chiudibile. Anche questo l'ha girato, ha tolto lo sportello e ha montato un piano di legno più grande sopra le gambe del comodino, così adesso ha il piano sopra, un secondo piano più piccolo sotto e una specie di cassetto aperto davanti, ma chiuso dietro dove metto le scarpe. 
Immancabili le ruote :P